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Politica

Caso Burgesi: il Comune di Ugento si schiera ufficialmente contro la riapertura

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Anche l’amministrazione comunale di Ugento rompe il silenzio e prende ufficialmente posizione sulla vicenda della discarica Burgesi. Con un comunicato letto in assemblea dal sindaco Salvatore Chiga durante l’ultimo consiglio comunale, l’amministrazione ha ribadito in maniera ferma e inequivocabile la propria contrarietà alla riapertura del sito. Un messaggio chiaro e condiviso da cittadini, comitati e rappresentanti istituzionali: Burgesi non deve riaprire. Ugento ha già pagato un prezzo altissimo, e non è disposto a farlo ancora.

L’assemblea pubblica convocata al termine del consiglio, con la sala gremita da cittadini e attivisti del Comitato No Burgesi, è stata l’ennesima dimostrazione di quanto la comunità sia compatta su questo fronte. Di fronte alla partecipazione e alla determinazione dei presenti, il presidente del consiglio ha scelto di trasformare l’incontro in un’assemblea pubblica aperta, creando un momento di confronto diretto con la cittadinanza.

A scatenare la protesta è stata la recente delibera della Giunta Regionale, che ha individuato proprio Burgesi come sito per il conferimento dei rifiuti provenienti dall’impianto di Autigno di Brindisi. La discarica di Ugento, chiusa provvisoriamente nel 2022, sarebbe così sopraelevata di ulteriori 190.000 metri cubi, allontanando definitivamente la prospettiva di una chiusura definitiva e avviando, di fatto, una nuova stagione di emergenze ambientali e tensioni sociali.

La modifica al Piano regionale dei Rifiuti, approvata nel 2021, è percepita come una forzatura inaccettabile dalla popolazione e dalle amministrazioni locali. Sindaco, giunta, opposizione e cittadini sembrano essere tutti d’accordo su un punto: nemmeno un giorno di riapertura sarà tollerato. Se necessario, si arriverà a forme di protesta estreme, con presidi e barricate davanti ai cancelli della discarica.

Il Comune di Ugento, in stretta sinergia con quello di Presicce-Acquarica, si dice pronto a lavorare per trovare soluzioni condivise. Per l’assessore comunale all’Ambiente, la responsabilità della crisi attuale ricade sulla politica regionale degli ultimi anni, colpevole di aver penalizzato Ugento a vantaggio della discarica di Corigliano d’Otranto. Una scelta miope, secondo l’amministrazione ugentina, che ha lasciato inutilizzata Corigliano nonostante i 12 milioni di euro investiti per realizzarla e i circa 30mila euro al mese che continuano ad essere spesi per la sua sicurezza e manutenzione, pur restando chiusa.

Anche l’opposizione, pur condividendo la linea dura contro la riapertura di Burgesi, invita alla prudenza: questo non deve diventare uno scontro tra territori vicini. Secondo i consiglieri di minoranza, è necessario avviare un dialogo costruttivo con gli altri Comuni della provincia, evitando di cadere nella trappola di una “guerra tra poveri” e concentrando invece l’attenzione sul vero obiettivo: scongiurare la riapertura di Burgesi e trovare soluzioni alternative fuori provincia, anche valutando impianti privati.

Toni decisamente più duri sono stati quelli usati dal vicesindaco Lecci, che nel suo intervento ha attaccato frontalmente le istituzioni regionali e il sindaco di Corigliano d’Otranto, accusato di scorrettezza istituzionale. Secondo Lecci, Corigliano avrebbe ottenuto il mantenimento della propria discarica chiusa grazie a un’appoggio mediatico e politico che ha “santificato” questa scelta, scaricando il peso dell’emergenza su Ugento. Un comportamento definito inaccettabile e dannoso, che rischia però di scatenare una pericolosa contrapposizione tra comunità vicine, distraendo l’attenzione dal vero obiettivo comune: fermare la riapertura di Burgesi.

L’argomento sarà al centro di un consiglio comunale monotematico nei prossimi giorni, dove verranno messe sul tavolo tutte le possibili azioni di contrasto. Ma il tempo stringe: con l’estate alle porte e la crisi rifiuti che incombe.

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Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.

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