Ambiente e Territorio
Associazioni di Ugento scrivono al Prefetto di Lecce. La situazione è esplosiva

È una situazione al limite del collasso quella che si registra in questi giorni nelle marine di Ugento. Cumuli di spazzatura non raccolta, contenitori stracolmi e un degrado urbano visibile e crescente stanno esasperando cittadini, turisti e operatori economici. Una situazione ormai fuori controllo, tanto da spingere alcune delle principali realtà associative del territorio a fare un passo ufficiale: una PEC indirizzata al Prefetto di Lecce per segnalare il grave stato del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti urbani.
A firmare il documento è l’associazione “Amanti della Natura APS”, affiancata da tre importanti presìdi civici: Pro Loco Lido Marini, Pro Loco Ugento e Pro Loco Gemini-Torre San Giovanni-Torre Mozza Beach APS. Una scelta che segna un momento importante nella battaglia per la tutela ambientale e il decoro delle località costiere ugentine, e che fotografa con chiarezza la gravità del contesto: una stagione turistica in pieno corso, ma con servizi essenziali che arrancano e lasciano dietro sé sporcizia, indignazione e preoccupazione per la salute pubblica.
La richiesta: più controlli e interventi immediati
Nel comunicato diffuso dalle associazioni, si legge l’auspicio che “il servizio previsto dal contratto di appalto sia onorato in quantità e qualità dalle imprese Sangalli Giancarlo & C. S.r.l. e AVR per l’Ambiente S.p.A.”, vincitrici dell’appalto per la gestione del ciclo dei rifiuti. Si invoca inoltre un monitoraggio serrato da parte dell’amministrazione comunale (totalmente in silenzio fino ad ora), con eventuale ricorso a misure sanzionatorie nei confronti delle aziende che non rispettano gli obblighi contrattuali.
Non si tratta solo di decoro urbano – pure fondamentale in una località a vocazione turistica – ma anche di salute pubblica e inquinamento ambientale: condizioni igieniche precarie, presenza di rifiuti abbandonati e mancata igienizzazione dei punti di raccolta possono costituire un serio pericolo, specie nei mesi estivi.
Una mobilitazione da allargare
Il ricorso alla Prefettura rappresenta un passo importante ma non sufficiente. Servono interventi urgenti e concreti, ma anche una presa di coscienza collettiva: non è possibile rimanere inerti davanti a un degrado che offende la bellezza del nostro territorio e mina la sua capacità attrattiva. Serve una sollevazione popolare per costringere l’assessore all’ambiente del comune di Ugento a dare risposte concrete alla cittadinanza.
Il tempo delle denunce isolate è finito. Serve un fronte ampio, trasversale e determinato, che coinvolga cittadini, associazioni, operatori turistici e amministratori. Perché la pulizia di una città è la sua prima forma di accoglienza, e se a essere sporca è una località turistica in piena stagione estiva, allora il problema è strutturale, e non più episodico.