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A Gallipoli si festeggia Sant’Andrea Apostolo
Gallipoli celebra Sant’Andrea, patrono dei pescatori: fede, processioni e sagra della pittula. Un evento che unisce la comunità e le tradizioni marinare.

Gallipoli celebra Sant’Andrea: fede, mare e tradizione
Gallipoli – La città ionica si prepara a celebrare Sant’Andrea, patrono dei pescatori, con una festa che unisce fede, tradizione e folklore. La ricorrenza, radicata nel XVIII secolo, rinnova il legame tra la comunità e il suo santo protettore.
La festa di Sant’Andrea, celebrata ogni anno il 30 novembre, rappresenta un momento di profonda spiritualità e di forte connessione con le radici marinare di Gallipoli. Le celebrazioni affondano le radici nel lontano XVIII secolo, quando la Confraternita di Santa Maria degli Angeli diede inizio a un triduo in onore del santo.
Un tempo, la processione vedeva protagonista una statua lignea di Sant’Andrea. Oggi, per preservare il manufatto originale, si utilizza una statua in cartapesta, mantenendo inalterati il simbolismo e la solennità della processione. Sant’Andrea, “pescatore di uomini” secondo il Vangelo, è particolarmente venerato dalla comunità dei pescatori, che vedono in lui un protettore e un simbolo del legame indissolubile con il mare.
Il programma, sia religioso che civile, si apre con giornate di preghiera. La vigilia è segnata dalla tradizionale processione per le vie del centro storico, con la partecipazione sentita dei pescatori. Il 30 novembre, l’alba è annunciata dalle melodie della pastorale gallipolina, creando un’atmosfera suggestiva. La festa si conclude con la sagra della pittula, accompagnata dalla musica degli zampognari, un momento di condivisione e convivialità.
La festa di Sant’Andrea è un simbolo dell’identità gallipolina, una celebrazione che unisce generazioni nel segno della fede, delle tradizioni marinare e dell’amore per il territorio. Un evento che rinnova ogni anno il patto tra Gallipoli e il suo santo protettore.























