Da guadagno a perdita netta: la soluzione per il museo di Ugento

Arriva finalmente la soluzione per la gestione del museo di Ugento, affidata per 9 mesi anche non consecutivi con la formula dell’affidamento diretto ad una cooperativa con sede a Lecce al costo di 105mila euro, per l’esattezza, come si può leggere nella determina n°716:

con lettera di invito del 06.09.2022, trasmessa tramite piattaforma di E-Procurement “TUTTO GARE” del
Comune di Ugento, veniva inviata richiesta di offerta economica al suddetto Operatore Economico da
esprimere sul citato importo a base d’asta pari ad euro 105.655,00, oltre Iva nell’aliquota di legge, per
l’affidamento dei servizi analiticamente descritti nella lettera di invito e nel capitolato per un periodo di nove mesi anche non consecutivi e comunque sino alla concorrenza del monte ore poste a base dell’affidamento (2.700 ore), con decorrenza dalla data stipulazione del contratto;

Cambia dunque totalmente il paradigma in base al quale venivano assegnati i beni che tanti milioni di euro sono costati alle casse comunali, passando da un bando che prevedeva il versamento di una quota di gestione pari a 10mila euro annui, mai pagata dal vecchio gestore e per il quale più volte si è chiesto spiegazioni al precedente sindaco, ad un sistema che prevede un pesante esborso economico per il comune di Ugento, pari a circa 14 mila euro al mese, per un importo totale di € 125.676,63 per 9 mesi di gestione.

Di fatto per la cifra sopracitata la coop IMAGO avrà il compito di:

a) apertura e chiusura degli spazi oggetto di appalto;
b) biglietteria, controllo accessi, prenotazione visite (provvedere alla vendita dei titoli di accesso ai visitatori, applicando le tariffe, anche agevolate, come da regolamentazione e/o provvedimenti in merito posti in essere dal Comune, ricevere e curare le prenotazioni delle visite ai beni culturali da parte di singoli, gruppi organizzati di visitatori, scolaresche, ospiti istituzionali);
c) elaborazione proposta della carta dei servizi e aggiornamento;
d) progettazione, realizzazione e noleggio audioguide e whisper;
e) accoglienza del pubblico e visite guidate (provvedere all’accoglienza del pubblico e al servizio di prima informazione, con competenze di base relative all’offerta di informazioni di carattere generale sui singoli beni culturali, garantire il servizio di visite guidate che potrà essere svolto direttamente dall’affidatario con proprie figure professionali o per il tramite di operatori incaricati che dovranno essere in possesso di abilitazione per l’esercizio della professione di guida turistica);
f) assistenza didattica e laboratori didattici;
g) vendita, in conto terzi, di prodotti editoriali e oggettistica (gestione dei book shop);
h) supporto e collaborazione con il Comune per la progettazione, organizzazione e realizzazione mostre ed eventi (compatibilmente con gli immobili di proprietà privata), ivi compreso il Premio Zeus-Premio Internazionale di Archeologia – Città di Ugento;
i) individuazione ed organizzazione di spazi da destinare alla promozione dei prodotti editoriali sui beni culturali del Comune di Ugento e del territorio salentino;
j) assistenza al pubblico per convegni, seminari, mostre temporanee, manifestazioni, dibattiti e altre iniziative culturali, organizzate dal Comune in collaborazione con l’affidatario;
k) servizi di accoglienza e fruizione della bibliomediateca e della biblioteca;
l) promozione e valorizzazione del patrimonio (attività di valorizzazione dei beni culturali ed artistici del territorio, in modo congiunto ed integrato con il Comune, attività di promozione attraverso azioni di supporto all’Ente nell’organizzazione di iniziative culturali e ricreative, servizi di promozione della lettura e della cultura nell’ambito della COMMUNITY LIBRARY, presso Palazzo Rovito, coerentemente con il progetto esecutivo approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 245 dell’8 novembre 2017);
m) custodia e vigilanza dei locali e del materiale esposto, controllo delle modalità di visita;
n) rilevazione delle condizioni climatiche e ambientali;
o) azionamento e controllo impianti antintrusione, videocontrollo e antincendio;
p) pulizia ordinaria dei locali e dei beni mobili, da effettuarsi anche ad opera di terzi nel rispetto della vigente normativa in materia, al di fuori dell’orario di apertura al pubblico;
q) attività di supporto e tutoraggio per tirocini universitari e per volontari del servizio civile;
Le attività come innanzi declinate potranno essere arricchite da momenti ricreativi e di diversa natura quali:
• un servizio di rinfresco all’interno del Museo Archeologico e della Chiesa della Madonna di Costantinopoli;
• un servizio book shop all’interno del Museo Archeologico;

Ma chi è la cooperativa sociale Imago?

Cooperativa sociale con sede a Zollino, dal poco che siamo riusciti a trovare in rete possiamo riportarvi quanto scritto nel loro sito internet:

IMAGO crede nella cultura come valore di tutti e che la cooperazione sia la forma d’impresa più innovativa e funzionale alla creazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, in particolare nel settore dei beni comuni e del patrimonio diffuso. Crede che partecipazione ed esperienza siano fondamentali per promuovere una fruizione ampia del patrimonio culturale e siano determinanti nei processi di inclusione sociale e che la rete sia lo strumento più appropriato per valorizzare, in forma integrata e partecipata, il patrimonio culturale su scala territoriale e che l’innovazione debba essere un principio ispiratore in ogni processo di sviluppo. Crede nelle capacità delle persone che ne fanno parte ed è impegnata nel creare in modo responsabile valore aggiunto, sociale ed economico.

Una procedura che sembra essere di carattere temporaneo e provvisorio, almeno da quanto riportato in alcune parti della determina:

il servizio di gestione dei beni ha subito uno stallo in questi ultimi anni a causa, dapprima, dei periodi di chiusura dei musei stabiliti in osservanza delle disposizioni ministeriali anti covid, e, successivamente, per effetto della decretata revoca dell’originaria aggiudicazione e della conseguente chiusura della procedura di gara per mancanza di aggiudicazione;
•nelle more dell’indizione e del perfezionamento della nuova procedura di affidamento in concessione, è intendimento dell’Amministrazione comunale procedere, con urgenza, all’affidamento di alcuni servizi connessi alla fruizione dei beni museali e culturali di cui in premessa, al fine di garantire l’espletamento del servizio pubblico e, nel contempo, di acquisire i dati tecnici necessari per la predisposizione degli atti di gara

L’amministrazione di Ugento getta dunque la spugna, riconoscendo l’esigenza di un tempo lungo per la concezione e messa a punto del prossimo bando di gestione dei beni museali di Ugento, intervenendo con una costosissima misura tampone, ancora una volta in assegnazione diretta, ancora una volta ai medesimi soggetti.

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Un museo più green: 130mila euro

Un museo più green: 130mila euro.

Questo l’importo complessivo (€ 136.311,25) decretato con la deliberazione N°. 182 DEL 06/09/2022; avente come causale “efficientamento energetico del Museo Civico di Ugento”.

Il progetto esecutivo dei lavori di efficientamento energetico del Museo Civico di Ugento è stato redatto da CSP Ingegneri Soc. Coop., appositamente incaricata con determina.

L’inizio dell’esecuzione dei lavori, come da determina, è previsto entro il 15 settembre prossimo.

Di seguito la deliberazione green:

Estratto deliberazione.

Ricordiamo inoltre che il suddetto efficientamento era regolarmente previsto nel piano triennale ’22-’24 delle opere pubbliche; successivamente modificato con la delibera di Giunta Comunale n. 31 del 14.02.2022 e approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 31.05.2022.

L’importo complessivo, € 136.311,25, necessario alla realizzazione dei lavori è finanziato per € 90.000,00
mediante il contributo concesso con il decreto 14 gennaio 2020 dal Ministero dell’interno
e per € 46.311,25 mediante il contributo per l’annualità 2022 concesso con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 luglio 2020 che ha assegnato ai Comuni ulteriori risorse per investimenti in infrastrutture sociali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023.

Un museo più green che visti i tempi di crisi energetica sembra essere un’ottima notizia. Purtroppo, però, il museo è già a risparmio energetico e non sappiamo per quanto ancora resterà chiuso.

Il Sistema Museale di Ugento (LE) viene istituito nel 2011, con una concessione di servizi stipulata tra il Comune e lo Studio di Consulenza Archeologica, al fine di promuovere un percorso di gestione integrato dei Beni Culturali del territorio. Comprende il Nuovo Museo Archeologico, la Collezione Archeologica “Adolfo Colosso”, il Complesso Monumentale della Cripta del Crocifisso e la Chiesa della Madonna di Costantinopoli.

Il Nuovo Museo Archeologico, inaugurato nel 2009, è ubicato nel complesso conventuale S. Maria della Pietà dei Frati Minori Osservanti. I reperti esposti raccontano il passato glorioso di Ugento, l’antica città messapica di Ozan, uno dei centri più importanti nel controllo dell’attuale Salento. Il percorso espositivo si articola in sezioni cronologiche e tematiche, tra cui quelle dedicate alla Tomba dell’Atleta e alle necropoli ugentine, ai culti della Messapia e alle monete.

Novità per il museo di Ugento

Con la pubblicazione della determina n°639 del 2 settembre 2022 il Comune di Ugento ,mette ufficialmente la parole fine ad una questione che va avanti addirittura dal 2016, anno in cui è partita la procedura per l’affidamento in concessione dei beni museali e storici di Ugento.

Un provvedimento propedeutico alle prossime azioni che l’amministrazione vorrà intraprendere per la regolare riapertura del patrimonio storico ugentino, che a questo punto dovrà aspettare l’istituzione di un nuovo bando di gestione che potrebbe vedere i tempi dilatarsi ulteriormente. A un anno dalla promessa elettorale dell’attuale sindaco di Ugento, che insieme all’assessore Chiara Congedi si impegnarono in una soluzione che sarebbe dovuta arrivare nel giro di due settimane dalla loro elezione.

Oggi invece scopriamo che anche quest’estate l’offerta turistica del nostro paese ha fatto a meno del museo con la prospettiva di altre stagioni passate a museo chiuso. Perché se è vero che è certo che il museo sia chiuso, non è altrettanto certa la data, anche ipotetica, della sua riapertura, con l’amministrazione comunale che non accenna a voler parlare di questo argomento.

Intanto l’estate è ormai passata e il museo, come preannunciato più volte da questa testata, è rimasto chiuso.

Una determina che ripercorre tutta la storia del Museo Archeologico Salvatore Zecca, poi rinominato nuovo sistema archeologico:

Con Determinazione n. 492 del 20/06/2016 si avviava una Consultazione preliminare di mercato ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. finalizzata ad individuare, nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità e libera concorrenza, i soggetti da invitare successivamente a una eventuale procedura di affidamento a norma di legge;

con la stessa determinazione si approvava l’Avviso esplorativo per manifestazione di interesse per l’individuazione del concessionario di servizi relativi a beni culturali e museali;

con Determinazione n. 880 del 07/11/2019 veniva stabilito di affidare i servizi in oggetto mediante
procedura ristretta, ai sensi dell’art. 61 del D.lgs. 50/16, approvando la lettera di invito, il capitolato di
gara con relative dichiarazioni e il piano economico-finanziario, i quali prevedono il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

con determinazione n. 353 del 09/06/2020, a firma del Responsabile del Settore AAGG, all’esito
dell’espletamento della procedura, si disponeva l’aggiudicazione, ex art. 32 co. 5 D.lgs n. 50/2016, della gara avente ad oggetto la concessione dei servizi relativi a beni culturali e museali in favore della società Studio di Consulenza Archeologica, con sede in Ugento alla via Piave n. 21 –
subordinandone l’efficacia all’acquisizione di tutta la documentazione relativa alle verifiche di cui all’art. 32 co. 7 D.Lgs. n. 50/2016 e alla verifica del possesso dei requisiti richiesti dal bando;

con successiva determinazione n. 470 del 29/07/2020 si procedeva alla conferma dell’aggiudicazione ai sensi dell’art. 32 co. 7 D.lgs n. 50/2016;

con determina n. 472 di pari data, nelle more della stipula del contratto (stand still), si disponeva “ai
sensi dell’art. 32 comma 8 D.lgs n. 50/2016, l’affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto sotto riserva di legge”;

con nota prot. 13968 del 21.05.2021 si trasmetteva all’aggiudicatario lo schema di contratto di
affidamento del servizio di gestione dei beni museali;

nei giorni 07 giugno 2021 e 29 giugno 2021 si procedeva, in presenza dei Responsabili dei Settori Lavori Pubblici, Patrimonio e Urbanistica nonché del legale rappresentante della società concessionaria, ad esperire una ricognizione attraverso appositi sopralluoghi presso i beni oggetto di concessione;

con nota prot. 20167 del 23.07.2021 l’Ente invitava formalmente la società aggiudicataria alla stipula
del contratto di affidamento fissando la data del 28.07.2021 ore 10.30 presso la Casa Comunale;

con nota pec del 28.07.2021, acquisita al protocollo dell’Ente al n. 20448 del 28.07.2021, la società
aggiudicataria comunicava l’indisponibilità a presentarsi per la sottoscrizione del contratto in
considerazione di precedenti impegni assunti;

con nota prot. 20485 del 28.07.2021 l’Ente, prendendo atto dell’indisponibilità dell’aggiudicatario a
comparire per la data fissata, chiedeva a quest’ultimo di dare comunicazione della disponibilità alla
sottoscrizione del contratto;

con successiva nota prot. 21113 del 04.08.2021 l’Ente reiterava nuovamente l’invito alla sottoscrizione del contratto, chiedendo all’aggiudicatario di comunicare entro le ore 12.00 del 06.08.2021 la data e l’ora in cui sottoscrivere il contratto di affidamento;
CONSIDERATO CHE

i vari inviti e solleciti rivolti all’aggiudicatario e finalizzati alla stipula del contratto di affidamento sono rimasti privi di riscontro

in considerazione del silenzio serbato dall’aggiudicatario, con nota prot. 24984 del 24.09.2021 veniva
comunicato alla società Studio di Consulenza archeologica l’avvio del procedimento di revoca
dell’aggiudicazione e della successiva determinazione di affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto, con invito a presentare eventuali memorie nel termine di giorni 10 dal ricevimento della comunicazione;

nel termine assegnato, con nota prot. 25761 del 05/10/2021, lo Studio di Consulenza Archeologica
faceva pervenire le proprie osservazioni rimesse nella memoria procedimentale a firma dell’Avv.
Francesco Muscatello del foro di Bari;
RILEVATO CHE

i rilievi esposti nella predetta memoria non consentivano di superare le ragioni che imponevano al
Comune di disporre la revoca dell’aggiudicazione;

dall’esame dei verbali della Commissione di gara n. 1 relativo alla seduta del 7/05/2020, n. 2 relativo alla seduta del 22/05/2019 e n. 3 relativo alla seduta del 3/06/2020, recepiti con determinazione n. 470 del 29.07.2020, risultava che la ditta seconda in graduatoria era la società Orione s.r.l. con sede in Maglie alla via Roma n. 130 –
DATO ATTO CHE

con successiva determinazione n. 838 del 22/10/2021 si provvedeva a:

revocare l’aggiudicazione dei servizi relativi alla gestione dei beni culturali e museali dell’Ente disposta con determinazione n. 470 de1 29/07/2020 in favore del concorrente Studio di Consulenza
Archeologica, con sede in Ugento alla via Piave n. 21 – P. Iva 03974430757 e la conseguente
determinazione n. 472 del 29.07.2020 avente ad oggetto l’affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto sotto riserva di legge;

aggiudicare, ai sensi dell’art. 32 comma 5 del d. lgs. n. 50/2016, i servizi relativi alla gestione dei beni
culturali e museali dell’Ente in favore del secondo concorrente collocatosi in graduatoria. società Orione s.r.l., con sede in Maglie alla via Roma n. 130 –

il provvedimento di revoca dell’affidamento e conseguente aggiudicazione al secondo in graduatoria
veniva comunicato alle parti con nota prot. 27631 del 25.10.2021;

in data 15.11.2021, nell’esercizio dell’autotutela esecutiva, veniva notificata ordinanza di sgombero al
fine di rientrare nel possesso dei beni detenuti dall’affidatario decaduto;

la determinazione n. 838/2021 è stata oggetto di impugnazione da parte dell’affidatario Studio di
Consulenza archeologica innanzi al Tar Puglia sez. Lecce che, con ordinanza n. 716 del 20.12.2021, resa in sede cautelare, rigettava la richiesta di sospensione dell’efficacia del provvedimento di revoca e dell’ordinanza di sgombero sul presupposto dell’insussistenza del fumus boni iuris;

con sentenza n°379 del 07.03.2022, divenuta definitiva in data 07.06.2022, il Tribunale Amministrativo
Regionale per la Puglia Lecce – Sezione Seconda – respingeva il ricorso in quanto infondato, facendo
salvi gli effetti della suddetta determinazione n°838 del 22.10.2021;

con nota prot. n. 0009176 del 30/03/2022, l’Ente, pertanto, invitava formalmente la Orione s.r.l.,
operatore classificatosi secondo nella procedura di gara, a voler comunicare una data utile per la
sottoscrizione del contratto, significando che l’eventuale perfezionamento del contratto doveva avvenire entro e non oltre l’11 aprile 2022;
PRESO ATTO CHE con nota prot. n. 0009302, acquisita al protocollo dell’ente in data 01.04.2022, la società Orione s.r.l. comunicava la propria mancanza di interesse alla sottoscrizione del relativo contratto, considerato “il lungo lasso di tempo decorso dalla partecipazione della gara in oggetto e tenuto conto dell’emergenza sanitaria che ha modificato quanto previsto nell’affidamento di concessione di gestione”;
CONSIDERATA la necessità, pertanto, di formalizzare la conclusione del procedimento di gara avviato con determinazione n. 880/2019 ed avente ad oggetto la concessione dei servizi relativi a beni culturali e museali di cui in premessa per indisponibilità alla sottoscrizione del relativo contratto anche del secondo concorrente collocatosi in graduatoria, la società Orione s.r.l., con sede in Maglie alla via Roma n. 130

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Il museo del futuro

Con delibera di giunta 171 dell’undici agosto il Comune di Ugento ha proposto a finanziamento, nell’ambito dei fondi destinati al pnrr, 497mila euro nell’ambito della missione “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”

497mila euro che dovrebbero portare essenzialmente al raggiungimento di 7 obiettivi:

  1. turismo vacanziero. Risultato atteso: Open Air PopArt Museum (percorso dal territorio al museo) 5 oggetti museali riprodotti in grandi dimensioni piattaforma web per valorizzazione e fruizione delle collezioni museali e dei servizi connessi;
  2. studenti e famiglie. Risultato atteso: Realtà Aumentata della Tomba dell’Atleta e narrazione della città messapica, romana e medievale (percorsi dentro il museo);
  3. visitatori con difficoltà motorie nel museo. Risultato atteso: Rappresentazione immersiva delle Cappelle murate (percorsi dentro il museo);
  4. visitatori con difficoltà visive. Risultato atteso: Riproduzione tattile in 3D di 5 oggetti museali di particolare interesse (percorsi dentro il museo; App di audio guida “narrata”;
  5. visitatori con difficoltà uditive: Risultato atteso: sistemi di riproduzione visuale per scoprire gli oggetti museali e la loro rilevanza culturale in rapporto al territorio (percorsi dentro il museo);
  6. visitatori con difficoltà motorie fuori dal Museo. Risultato atteso: Il plastico “aumentato” (XR); la Cripta del Crocefisso Immersiva; il Tempio di Zeus narrato (percorso dal museo al territorio);
  7. livello di qualità dell’accessibilità e del comfort dei luoghi espositivi. Risultato atteso: implementazione di servizi per l’aumento del livello di comfort e accessibilità generale come: guardaroba; nursery e sala giochi per bambini; info point attrezzato; riallestimento delle vetrine e della cartellonistica.

La soluzione proposta è quella del Open Air PopArt Museum, con 5 oggetti museali che diventeranno installazioni di grandi dimensioni (non è specificato altro) e il lancio di una piattaforma web al servizio dei beni museali, che saranno dotati di spazi a realtà aumentata.

Particolare attenzione per tutti coloro che hanno difficoltà di natura uditiva o visiva, con particolari percorsi, app con audio guida e 5 riproduzioni utili al tatto dei visitatori.

Questo potrebbe essere il museo di Ugento nel futuro, mentre per il presente non v’è certezza.

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Ancora soldi per Palazzo Rovito. Riconosciuti debiti fuori bilancio

Oltre il danno la beffa si suol dire in questi casi. Palazzo Rovito chiuso ormai da tempo immemore, continua a essere al centro di spese e investimenti da parte del Comune di Ugento. Nell’ambito del “Restauro e nuovo allestimento quale Community Library di Palazzo Rovito nel centro storico di Ugento” per il quale sono stati, tra le altre cose, spesi 30 mila euro nell’acquisto di nuovi volumi per la biblioteca comunale, è stato anche adeguata l’infrastruttura informatica del palazzo, con l’acquisto di un access point a garantire il collegamento internet, indispensabile anche per il lavoro di digitalizzazione dei volumi per il quale si è reso indispensabile l’ultima spesa approvata come debito fuori bilancio dal consiglio comunale del Comune di Ugento.

VIRTUAL DATA CENTER, per l’immobile Palazzo Rovito, relative ai bimestri 3, 4, 5 e 6 del 2021:

  1. fattura n° 4222421800001013 del 12/04/2021 dell’importo complessivo di € 595,51;
  2. fattura n° 4222421800001709 del 10/06/2021 dell’importo complessivo di € 595,51;
  3. fattura n° 4222421800001933 del 11/08/2021 dell’importo complessivo di € 594,40;
  4. fattura n° 4222421800002581 del 11/10/2021 dell’importo complessivo di € 596,45;

Per un totale di € 2.381,87, IVA compresa.

In questa vicenda non è importante la cifra riconosciuto, di per sé ridicola nell’ordine di un bilancio comunale, quanto il fatto che, per l’ennesima volta, il comune si trova a spendere denari pubblici per un palazzo che continua a essere chiuso, rientrando nell’ambito della gestione dei beni archeologici, per cui come è ormai ben noto il museo di Ugento continua a rimanere chiuso.

Ma Palazzo Rovito e anche qualcosa di più rispetto al museo, perché ospita la biblioteca e perché dovrebbe essere dotato di infrastrutture che possono permettere di offrire finalmente qualcosa di moderno all’offerta culturale di questo paese.

Palazzo Rovito è un bene di tutti gli ugentini che purtroppo dal suo acquisto, avvenuto ormai più di vent’anni fa, non hanno mai potuto usufruirne, nonostante l’inaugurazione in poppa magna che vide la partecipazione di alte cariche istituzionali e religiose il 16 dicembre 2011, evento che fece da prova a quello ancor più importante del 29 marzo 2012, in cui vennero presentati i beni confiscati alla mafia e restituiti alla collettività di Ugento, con un passaggio informale anche nell’appena restaurato Palazzo Rovito.

Uno scatto del 29 marzo 2012, in cui si possono vedere tra l’altro Nicola Fratoianni, Saverio Congedo e Alfredo Mantovano, Vito Angiuli insieme a Massimo Lecci e Salvatore Chiga

 Dopo un lungo intervento di restauro conservativo, lo storico edificio nobiliare viene restituito alla cittadinanza, per diventare sede della Biblioteca e dell’Archivio Storico di Ugento, nonché luogo privilegiato e aggregante della vita civica e culturale urbana. Saluti: Avv. Massimo LECCI, Sindaco di Ugento; S.E. Mons. Vito ANGIULI, Vescovo della Diocesi di Ugento-S.M.di Leuca; Dott. Antonio GABELLONE, Presidente della Provincia di Lecce; Avv. Silvia PELLEGRINI, Dirigente Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia. INTERVENTI: Arch. Giovanna CACUDI, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brindisi, Lecce e Taranto; Arch. Luigi FRANZA, Progettista e Direttore dei Lavori dell’intervento; Dott. Valentino NICOLI’, Direttore Tecnico Nicolì srl. CONCLUDE: S.E. dott.ssa Giuliana PERROTTA, Prefetto della Provincia di Lecce. MODERA: Ing. Oronzo CALABRESE, Assessore ai Lavori Pubblici della Città di Ugento. Al termine seguirà il taglio del nastro e l’apertura al pubblico di Palazzo Rovito con la benedizione di Sua Eccellenza il Vescovo di Ugento Mons. Vito Angiuli.

Il comunicato stampa del 2011

Da Allora sono passati più di 10 anni e tra problemi strutturali e burocratici la biblioteca di Ugento è stata effettivamente aperta solo per pochi mesi. Ma perché allora non pensare a un Palazzo Rovito che possa vivere di vita propria fuori da sistema museale di Ugento?

Può un bene così importante per tutta la nostra comunità continuare a rimanere chiuso e rappresentare per di più una spesa per le casse comunali? Se questo è sentito come priorità, come spero lo sia, la soluzione migliore e più semplice sarebbe quella di dividere le gestioni di Palazzo Rovito e del museo, permettendo la riapertura immediata di questo importantissimo presidio culturale.

A questo si aggiunge lo strano fatto che, nonostante la sua ufficiale chiusura, questo palazzo risulti essere sede di un importante progetto che vede il Comune di Ugento impegnato in un finanziamento di 11 mila euro, destinati ad una cooperativa con sede a Racale, che ha svolto attività destinate ai minori con orari di apertura dal lunedì al venerdì.

Ma allora Palazzo Rovito è aperto o è chiuso?

Orione rinuncia. ora la riapertura del museo è davvero a rischio

Nuova puntata dell’intricata telenovela museo. Dopo la pronuncia definitiva del Tar Lecce arriva la rinuncia ufficiale alla presa in carico dei beni da parte di Orione SRL, società che aveva maturato il diritto di gestione conseguentemente alla pronuncia del tribunale amministrativo.

Ora il rischio concreto è quello di vedere chiuso l’intero sistema museale anche nella prossima stagione estiva, per il terzo anno consecutivo, con un danno d’immagine incalcolabile per tutto il paese.

L’amministrazione comunale è infatti costretta a correre ai ripari approntando in tempi record un nuovo bando di gara, una procedura che con i tempi italiani non sarà certamente breve.

Si potrebbe optare per una soluzione ponte che potrebbe garantire la fruizione dei beni temporanea, in vista della gara ufficiale. Una soluzione molto difficile, considerando anche le condizioni attuale dei beni, segnati da anni di chiusura.

Sembra difficile per questo l’individuazione di un soggetto terzo che possa prendere temporaneamente in gestione i beni senza ottenere un giusto corrispettivo, che a questo punto potrebbe essere attinto come altre volte dalla tassa di soggiorno. Si potrebbe arrivare così al paradosso di un amministrazione che si autotassa per pagare ad un gestore temporaneo l’apertura di beni che avrebbero dovuto rappresentare una voce attiva di bilancio.

Sembrano passati anni luce dalle accese discussioni attorno alla legge Ronchey del 1993 che sancì l’ingresso di imprese commerciali e cooperative nei musei per attivare servizi accessori, poi esteso progressivamente a funzioni “essenziali” come l’educazione, l’organizzazione di mostre temporanee, la comunicazione.

Non si può negare che questo processo abbia prodotto un ammodernamento complessivo dei nostri musei, a partire dai sistemi di accoglienza, di informazione, di orientamento e comfort del visitatore, conseguito anche grazie all’adeguamento funzionale degli edifici, assicurato da finanziamenti pubblici straordinari, e dal rinnovamento degli allestimenti. Esso, inoltre, ha dato impulso alla produzione editoriale scientifica e divulgativa e ha favorito lo sviluppo di iniziative ed eventi che hanno ampliato l’audience e l’attrattività.

Naturalmente, accanto a questi aspetti positivi, sono emerse anche criticità e in qualche caso conflitti, causati per lo più da erronee valutazioni della sostenibilità economica delle concessioni da parte delle imprese, da una ripartizione non chiara dei ruoli e responsabilità nei bandi e nei contratti, dal mancato coinvolgimento dei privati nelle scelte di fondo e nella ricerca di soluzioni per fronteggiare difficoltà inattese. Problemi analoghi si sono riscontrati nel museo di Ugento.

Un’altra preoccupazione riguarda più in generale la situazione del personale non inquadrato stabilmente nei musei. Il grave, progressivo depauperamento degli organici degli istituti ha portato al coinvolgimento di professionisti culturali, collaboratori individuali o impiegati nelle imprese, con contratti diversi non sempre rispondenti alle loro qualifiche, generando lavoro precario e non fornendo tutele adeguate. Un riequilibrio interno tra l’impiego stabile di professionisti e il ricorso a professionalità esterne (anche per garantire continuità a servizî importanti come quelli educativi) appare necessario, insieme alla definizione di strumenti normativi di garanzia per tutti i lavoratori.

Pubblicate le tariffe per il Museo, che però continua a essere chiuso

Non è uno scherzo né una presa in giro. Il museo di Ugento è ancora chiuso ma almeno oggi sappiamo quanto si pagherebbe per poterlo visitare.

Con la delibera n°52 del 20222 la giunta comunale ha infatti fissato le nuove tariffe per l’accesso e l’utilizzo dei monumenti storici e culturali.

Biglietto di accesso al Museo Civico di Archeologia

Biglietto intero Euro 3,00 cadauno;

Biglietto ridotto Euro 2,00 cadauno per:

•bambini da 10-13 anni;

•disabili;

•persone oltre 65 anni;

Biglietto ridotto Euro 1,50 cadauno per scolaresche;

Ingresso gratuito per bambini al di sotto dei 10 anni.

Biglietto di accesso al Museo Colosso

Euro 2,50 cadauno

Biglietto di accesso al Castello

Euro 4,00 cadauno

Biglietto ridotto Euro 3,00 cadauno per:

•bambini da 10-13 anni;

•disabili;

•persone oltre 65 anni;

Biglietto ridotto Euro 2,50 cadauno per scolaresche;

Ingresso gratuito per bambini al di sotto dei 10 anni.

Sala Conferenze Chiesa di Santa Filomena

Euro 100,00 una tantum

le nuove tariffe

Una delibera che suona davvero come un pugno nello stomaco di tutti coloro che in campagna elettorale avevano davvero creduto ad una rapida soluzione del problema legato al museo di Ugento, così come promesso dall’attuale sindaco Salvatore Chiga.

Ma il problema evidentemente non era così semplice e oggi, dopo oltre un mese dalla consegna delle chiavi da parte del vecchio gestore, il museo risulta essere ancora chiuso e non ci è permosso sapere il perché.

Abbiamo provato per questo a chiedere spiegazioni all’assessore Chiara Congedi, con una mail inviata lo scorso 8 febbraio. Dopo 20 giorni non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

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