La Regione Puglia centra e supera per il quarto anno consecutivo gli obiettivi di spesa del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). Con una rendicontazione di 290 milioni di euro all’organismo pagatore Agea, l’amministrazione regionale ha superato di ben 42 milioni il target fissato per il 31 dicembre 2024.
L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa presso il Dipartimento Agricoltura a Bari, dove il presidente Michele Emiliano, visibilmente soddisfatto, ha sottolineato come la Puglia si sia ora “allineata alle regioni più virtuose” in termini di utilizzo delle risorse europee. Un risultato che segna un importante cambio di passo rispetto alle difficoltà del passato, tanto che lo stesso Emiliano ha ricordato di aver chiesto “una seconda possibilità” agli agricoltori e alle associazioni di categoria, possibilità che, stando ai numeri, sembra essere stata sfruttata al meglio.
Il programma ha dato sostegno a oltre 11.000 aziende biologiche e permesso l’insediamento di quasi 1.900 giovani nel settore agricolo. Particolarmente significativo il supporto alle aziende colpite dalla Xylella, con 1.039 beneficiari di fondi per il ripristino dei potenziali produttivi.
L’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia ha inoltre evidenziato come il successo del PSR si inserisca in un quadro più ampio di sostegno al settore, che include 70 milioni di fondi PNRR e l’accesso ai fondi PIA per l’agroalimentare, con richieste che superano i 250 milioni di euro.
Guardando al futuro, la giunta Emiliano punta sull’innovazione tecnologica e sull’agricoltura di precisione, ma soprattutto sul legame tra produzione e territorio. “La concorrenza nel medio-lungo periodo non si giocherà sulla quantità ma sulla qualità”, ha dichiarato il presidente, sottolineando l’importanza strategica del connubio tra produzione agricola e turismo.
Per il 2025, anno che chiuderà il PSR 2014-2022, l’obiettivo di spesa è fissato a 350 milioni di euro. Parallelamente, la Regione si prepara al lancio dei nuovi bandi del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027, con particolare attenzione ai settori dell’olivicoltura, dell’uva da tavola e della cerasicoltura.
Maruggio (TA), 20 ottobre 2024 – Nella cornice del Palasport di Maruggio, si è tenuto il Messapicum Fighting Championship, evento di sport da combattimento che sta rapidamente diventando un punto di riferimento per la crescita dei talenti italiani nelle arti marziali miste. Tra i protagonisti della serata, ha brillato ancora una volta il fighter ugentino Marco De Gaetani, che ha aggiunto un’altra vittoria al suo già interessante palmarès.
De Gaetani ha affrontato Simone De Pascalis nella categoria 69,5 kg, uscendo vincitore dopo tre round combattuti. Il match si è concluso con una vittoria per decisione unanime, con i giudici che hanno assegnato la vittoria al fighter di Ugento in tutte le riprese.
“Potevo chiuderlo molto prima, sono più forte di come mi sono espresso,”
ha dichiarato Marco De Gaetani a fine incontro.
“Ho vinto tutte e tre le riprese, ma sento che posso fare ancora meglio. Voglio subito un altro match.”
Parole decise che sottolineano la determinazione e la voglia di crescere di un atleta che ormai è diventato un punto di riferimento per gli sport da combattimento estremi, non solo nel Salento ma a livello nazionale.
L’evento Messapicum Fighting Championship si è confermato una tappa cruciale per la crescita dei nuovi talenti italiani MMA, e la vittoria di De Gaetani non fa che consolidare la sua posizione tra i migliori prospect della scena nazionale.
Ozanews.it applaude il fighter ugentino per la sua costanza e la determinazione dimostrata sul ring, aspettando con trepidazione il suo prossimo impegno.
La quinta puntata di Officine Giallorosse ha visto come ospite speciale David Ruiz, capitano dell’Ugento Calcio, e Giacomo, un giovane tifoso del club. Giacomo, emozionato, ha salutato il suo idolo, dimostrando l’affetto che i bambini nutrono per il capitano. “Il capitano è anche un idolo dei ragazzini”, ha commentato il conduttore Gianluca Pierri, sottolineando l’importanza di Ruiz non solo come giocatore, ma anche come punto di riferimento per i giovani tifosi. La trasmissione si è aperta così con questo momento affettuoso e spontaneo, prima di approfondire temi legati al campionato di Serie D e alla carriera di Ruiz.
Nel corso della puntata, Ruiz ha parlato delle difficoltà e delle differenze tra il campionato di Eccellenza e la Serie D, sottolineando come in quest’ultima categoria i dettagli facciano la differenza. “Il campo è uguale, il pallone è uguale, però è certo che piccoli dettagli ti puniscono prima”, ha spiegato il capitano, evidenziando come errori che in Eccellenza potevano essere tollerati, in Serie D vengano immediatamente sfruttati dagli avversari. Questa riflessione ha portato a un’analisi delle ultime partite e delle squadre più in forma del campionato.
Un altro tema centrale è stato il rapporto tra la squadra e i tifosi di Ugento. Ruiz ha espresso gratitudine per il sostegno che la squadra riceve in casa e in trasferta:
“I ragazzini ci sono vicini e la gente ovunque andiamo ci tratta benissimo. Ci fanno sentire come a casa e ci danno una grossa mano”,
ha detto Ruiz, evidenziando l’importanza di sentirsi parte di una comunità affiatata. Questo senso di appartenenza è particolarmente significativo per giocatori come lui, che provengono da lontano, e che grazie al calore dei tifosi riescono a sentirsi accolti e sostenuti.
La puntata ha visto anche la partecipazione interattiva di alcuni telespettatori, tra cui ex compagno di squadra Francesco Maggi, portiere dell’Ugento durante la promozione, che ha inviato i suoi saluti facendo un simpatico commento sui capelli del capitano.
Oltre alle riflessioni personali, c’è stato spazio per un’analisi dei risultati del campionato. Il pareggio del Casarano contro la Palmese (3-3) ha sorpreso molti, nonostante la spettacolarità della partita. Ruiz ha commentato:
“Si vede che qui partite facili non ce ne sono, anche le squadre più corazzate fanno fatica a vincere”.
Questo equilibrio rende la Serie D un campionato avvincente, dove anche le squadre sulla carta più deboli possono mettere in difficoltà le favorite.
Infine, Ruiz ha espresso il suo ottimismo riguardo il futuro dell’Ugento, nonostante alcune difficoltà iniziali.
“Dobbiamo essere capaci già da domenica di farlo dal primo minuto, e sicuramente saremo più vicini a vincere”
ha concluso il capitano, facendo riferimento alla necessità di migliorare l’approccio alle partite per ottenere risultati migliori.
La puntata si è conclusa con uno sguardo alla prossima sfida e un ringraziamento speciale ai tifosi dell’Ugento, sempre presenti, anche nelle trasferte più difficili:
“Li ringraziamo sempre, perché questa comunione tra squadra e tifosi ci fa dare il massimo e ci dà una grossa mano”
ha affermato Ruiz, ribadendo il forte legame tra il team e la sua comunità.
Parabita, 28 settembre 2024 – Una serata di grande boxe ha infiammato Parabita, che ha ospitato uno degli eventi più attesi dell’anno, con Franco Antonazzo come protagonista assoluto. Il giovane talento di Matino, già considerato una promessa della boxe pugliese, ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza delle aspettative, dominando il match clou dell’evento organizzato dall’ASD Terra d’Otranto, guidata dal presidente Davide Margarito, con la preziosa collaborazione di Totò Carafa, veterano nell’organizzazione di eventi pugilistici a livello internazionale.
L’atmosfera al Green Center di Parabita era elettrica, con centinaia di tifosi accorsi per sostenere i pugili locali. Tra questi, Franco Antonazzo ha catalizzato l’attenzione del pubblico, che lo ha supportato calorosamente. Il giovane pugile di Matino è sceso sul ring con determinazione, seguito all’angolo dal suo coach Giuseppe Carafa, che lo ha guidato con strategia e precisione. Franco ha affrontato un avversario della Pugilistica Quero, noto per la sua esperienza e un vantaggio fisico evidente, essendo più alto di un palmo rispetto al pugile di Matino.
La sfida era impegnativa, ma Antonazzo ha saputo mantenere la calma e seguire il piano di gioco impostato dal suo angolo. “Franco ha fatto tutto ciò che gli avevamo consigliato – ha dichiarato Giuseppe Carafa – nel primo round è stato guardingo, ha studiato l’avversario, e dal secondo ha iniziato ad attaccare con decisione. Sono molto soddisfatto di come ha gestito il match, soprattutto perché ha dimostrato grande maturità sul ring.”
Il secondo round ha visto Antonazzo prendere il controllo, con una serie di attacchi precisi che hanno messo in difficoltà l’avversario. “È stato bello vedere come Franco alternava momenti di tecnica raffinata a colpi più aggressivi, riuscendo a mantenere sempre la calma”, ha continuato Carafa. “La sua capacità di ascoltare i consigli e applicarli è stata la chiave della vittoria.”
Nel terzo round, Antonazzo ha confermato la sua superiorità, alternando fasi di attacco rapido a una difesa solida, senza lasciare spazio a recuperi da parte del suo avversario. Al termine del match, il verdetto è stato chiaro: una vittoria netta per Franco Antonazzo, accolto da un boato di gioia del pubblico di Parabita, orgoglioso di veder trionfare uno dei loro.
Tuttavia, la serata non è stata solo un’occasione per celebrare il talento emergente di Antonazzo. Anche altri pugili hanno avuto l’opportunità di mettersi in mostra. Tra i protagonisti, Valerio Fiore, peso massimo di Gallipoli, ha combattuto un match intenso contro un avversario calabrese di grande esperienza. Pur uscendo sconfitto, Fiore ha dimostrato grande coraggio e abilità. “Il match di Valerio è stato molto equilibrato – ha commentato Carafa – nonostante la sconfitta, ha combattuto con il cuore e ha mostrato importanti progressi.”
Giuseppe Carafa ha espresso grande soddisfazione per l’intera serata, non solo per la prestazione di Antonazzo, ma anche per il livello generale degli atleti. “Sono davvero contento del livello che ho visto – ha spiegato Carafa – molti dei ragazzi sono alle prime armi, ma stanno crescendo bene. Questo è il tipo di evento che permette loro di fare esperienza e migliorare.”
L’evento, organizzato dall’ASD Terra d’Otranto, ha confermato ancora una volta il ruolo di Parabita come uno dei centri nevralgici per la boxe nel sud Italia. Grazie alla guida del presidente Davide Margarito e all’esperienza di Totò Carafa, la serata ha rappresentato non solo una vetrina per atleti emergenti, ma anche un’occasione per consolidare la passione per la boxe tra i giovani pugliesi.
Il 28 settembre 2024, dunque, resterà una data importante per il pugilato locale. Franco Antonazzo ha conquistato la vittoria più importante della sua giovane carriera, ma la serata ha messo in luce anche il potenziale di altri pugili in crescita, come Valerio Fiore e molti altri. Grazie all’impegno di figure come Giuseppe Carafa, il futuro della boxe pugliese appare sempre più promettente.
Nella quarta puntata di Officine Giallorosse, lo spazio settimanale condotto da Gianluca Pierri su Ozanews.it, l’ospite d’eccezione è stato Mimmo Oliva, allenatore dell’Ugento Calcio. A rendere l’episodio ancora più ricco è stata la partecipazione in collegamento di Mario Borracino, giornalista di Telesveva e volto noto di Super Mario Sport, la trasmissione di punta sul calcio pugliese.
Durante la trasmissione, Oliva ha ripercorso il suo lungo e fruttuoso rapporto con la squadra, riflettendo sui successi passati e sugli obiettivi futuri. Nel corso della conversazione, ha sottolineato il legame profondo che lo unisce alla città di Ugento, dove si trova ormai da sette anni. “Mi sento ugentino,” ha affermato il tecnico, esprimendo la sua gratitudine verso la comunità locale e i tifosi. Ha poi ricordato i numerosi successi ottenuti, tra cui la vittoria del campionato di Prima Categoria e la promozione all’Eccellenza
In collegamento, Mario Borracino ha offerto un prezioso contributo all’analisi del calcio pugliese, arricchendo la discussione con le sue esperienze da giornalista sportivo. La sua partecipazione ha aggiunto una prospettiva esterna alle vicende dell’Ugento, ponendo domande puntuali a Oliva e condividendo riflessioni sul campionato di Serie D, che resta uno dei temi centrali per il calcio pugliese.
Oliva ha inoltre messo in risalto l’importanza dell’unità all’interno del gruppo, spiegando che i traguardi raggiunti non sono merito di un singolo, ma del lavoro collettivo: “Abbiamo vinto tutti insieme, società, tifosi, staff.” Nonostante le difficoltà affrontate nelle ultime stagioni, si è detto fiducioso del percorso intrapreso, sottolineando che la squadra è in crescita e sta acquisendo esperienza anche nei momenti difficili.
Durante la puntata, il mister ha riflettuto sulle sfide attuali nel campionato di Serie D, un contesto impegnativo dove “si vive di episodi” e dove ogni errore può essere decisivo. Ha ribadito la necessità di lavorare sodo e mantenere la concentrazione:
“Questa squadra esce più forte dalle difficoltà”
Infine, Oliva ha lanciato un appello ai tifosi, ringraziandoli per il loro costante supporto e incoraggiandoli a restare vicini alla squadra:
“C’è solo da ringraziarli, speriamo di tornare presto a festeggiare tutti insieme”.
Nella terza puntata di “Officine Giallorosse,” trasmissione seguita con attenzione dai tifosi dell’Ugento, l’ospite d’onore è stato Marco Macagnino, Club Manager dell’Ugento Calcio. Intervistato dal conduttore Gianluca Pierri, Macagnino ha affrontato numerosi temi cruciali per la squadra giallorossa, offrendo spunti interessanti sulla gestione del club, le ambizioni stagionali e il futuro del calcio locale.
Uno dei momenti più significativi della puntata è stato l’analisi del primo punto conquistato dall’Ugento in Serie D, un traguardo storico che ha dato grande soddisfazione a tutto l’ambiente. Macagnino ha sottolineato come questo risultato non sia solo il frutto del lavoro della squadra, ma anche di un progetto che coinvolge una comunità intera.
“È una grande emozione, questo punto rappresenta qualcosa di più grande: è il simbolo di un percorso di crescita che stiamo costruendo giorno dopo giorno, con umiltà e passione,” ha dichiarato Macagnino.
Le difficoltà logistiche legate all’indisponibilità dello stadio di casa sono state un altro tema centrale della puntata. Macagnino ha riconosciuto che giocare fuori casa le prime partite della stagione è una sfida per la squadra, ma ha espresso fiducia nel ritorno a casa in tempi brevi.
“Sappiamo quanto sia importante per i tifosi vedere la squadra giocare al proprio stadio. Stiamo facendo tutto il possibile per risolvere la situazione e tornare a giocare a Ugento, ma nel frattempo dobbiamo essere resilienti e concentrarci sul campo, ovunque esso sia,” ha spiegato il Club Manager.
Nel corso della puntata, Macagnino ha lanciato un appello ai tifosi, invitandoli a sostenere la squadra sottoscrivendo l’abbonamento stagionale.
“In un momento come questo, il supporto della tifoseria è fondamentale. Non si tratta solo di essere presenti allo stadio, ma di far sentire il calore della comunità anche quando la squadra è lontana. La campagna abbonamenti non è solo una questione economica, ma è un atto di fede e di appartenenza,”
ha detto Macagnino, aggiungendo che l’abbonamento sarà valido per tutte le partite casalinghe, indipendentemente dalla sede provvisoria.
Tra gli altri temi trattati durante la puntata, Macagnino ha parlato del mercato estivo dell’Ugento, sottolineando come la società abbia fatto il possibile per allestire una squadra competitiva, pur rispettando il budget limitato. Ha elogiato il lavoro del direttore sportivo e dello staff tecnico, che hanno saputo trovare il giusto mix tra giovani promettenti e giocatori d’esperienza.
“Abbiamo costruito una rosa equilibrata, che ha tutte le carte in regola per lottare e mantenere la categoria. Il nostro obiettivo primario rimane la salvezza, ma non ci precludiamo la possibilità di toglierci qualche soddisfazione,” ha concluso.
Infine, si è parlato anche della collaborazione tra il settore giovanile e la prima squadra, con un accento particolare sull’importanza di creare un legame solido tra le nuove leve del calcio ugentino e la prima squadra. “Crediamo molto nel nostro settore giovanile e vediamo nel campionato nazionale Juniores una grande opportunità per i nostri ragazzi. Siamo convinti che far crescere i giovani all’interno del club sia il modo migliore per garantire un futuro solido all’Ugento Calcio,” ha spiegato Macagnino.
La puntata si è conclusa con un ringraziamento speciale ai tifosi e alla comunità di Ugento, che continuano a sostenere la squadra con passione e dedizione, nonostante le difficoltà iniziali. “Siamo una grande famiglia e, insieme, possiamo fare grandi cose,” ha detto Macagnino, lasciando trasparire tutto l’orgoglio e la determinazione di una società pronta a lottare per i propri obiettivi.
Con la prossima partita casalinga alle porte, i riflettori sono puntati sull’Ugento Calcio e sulle sfide che la attendono in questa nuova ed emozionante stagione in Serie D.
Ugento è diventata il centro di un acceso dibattito sociologico, innescato dall’ultimo video pubblicato dal sindaco del comune. Il video, che mostra il primo cittadino mentre utilizza un’isola ecologica “intelligente”, è stato criticato da molti abitanti e attivisti locali, che accusano l’amministrazione di impegnarsi più nella propaganda che nella reale risoluzione dei problemi del territorio.
L’accusa, infatti, è che il video rappresenti un esempio lampante di propaganda: mentre il sindaco dimostra l’efficienza del nuovo sistema di raccolta differenziata, le strade del paese rimangono invase dai rifiuti. Questo contrasto tra l’immagine pubblica creata dal video e la realtà vissuta dai cittadini solleva una questione fondamentale: qual è la linea di demarcazione tra propaganda e informazione?
Per comprendere appieno la differenza tra propaganda e informazione, è utile rivolgersi al pensiero di alcuni dei più influenti filosofi e sociologi del XX secolo. Walter Lippmann, uno dei pionieri della teoria della comunicazione di massa, definì la propaganda come “lo sforzo sistematico di influenzare le opinioni di un pubblico al fine di ottenere una risposta predeterminata”. In altre parole, la propaganda non mira alla trasparenza o alla verità, ma piuttosto alla manipolazione delle percezioni, utilizzando mezzi che possono includere l’omissione di informazioni rilevanti o la presentazione selettiva dei fatti.
In contrapposizione, l’informazione è definita da Lippmann come il processo attraverso il quale i cittadini vengono messi a conoscenza della realtà dei fatti, in modo da poter prendere decisioni consapevoli e informate. Quindi, mentre l’informazione si basa sull’accuratezza e sulla completezza dei dati, la propaganda tende a distorcere questi elementi per servire un fine specifico.
Il video del sindaco: propaganda o informazione?
Il video del sindaco di Ugento si colloca in questa zona grigia tra propaganda e informazione. Da un lato, si tratta di una comunicazione istituzionale volta a informare i cittadini delle nuove tecnologie messe a disposizione per migliorare il servizio di gestione dei rifiuti. Tuttavia, quando il messaggio veicolato contrasta visibilmente con la realtà percepita, come nel caso delle strade sporche e trascurate, il rischio è che si trasformi in uno strumento di propaganda.
Il filosofo tedesco Theodor Adorno, membro della Scuola di Francoforte, ha affrontato la questione della manipolazione dei media, sottolineando come i mezzi di comunicazione di massa possano diventare veicoli di propaganda nelle mani di chi detiene il potere. Adorno affermava che la propaganda si basa su una sorta di “violenza simbolica” che non impone direttamente la propria volontà, ma manipola la percezione della realtà. Il video del sindaco potrebbe essere interpretato proprio come un esempio di tale violenza simbolica, dove l’immagine di un’isola ecologica efficiente viene sovrapposta alla realtà più complessa e problematica della gestione dei rifiuti nella città.
La propaganda, quando utilizzata a livello istituzionale, non è un fenomeno senza conseguenze. Come osservato da Noam Chomsky, la propaganda rappresenta uno strumento fondamentale per la manipolazione dell’opinione pubblica, spesso utilizzata per deviare l’attenzione dai problemi reali verso soluzioni apparenti. In questo senso, il video del sindaco non solo potrebbe distorcere la percezione dei cittadini riguardo alla situazione ambientale di Ugento, ma potrebbe anche minare la fiducia nel governo locale, creando un divario tra i cittadini e le istituzioni.
Erich Fromm, un altro esponente della Scuola di Francoforte, sosteneva che la propaganda può portare a una forma di alienazione, dove gli individui sentono che la realtà presentata dai media non corrisponde alla loro esperienza quotidiana. Questa alienazione può portare a una crescente disillusione e apatia politica, rendendo difficile per i cittadini impegnarsi attivamente nella vita democratica.
La necessità di una comunicazione trasparente
L’episodio di Ugento evidenzia l’importanza di una comunicazione trasparente e veritiera da parte delle istituzioni. Mentre la propaganda può offrire un sollievo temporaneo dall’insoddisfazione pubblica, alla lunga mina la credibilità delle istituzioni e danneggia la coesione sociale. Come sottolineava Hannah Arendt, la verità è un elemento fondamentale per la democrazia: senza di essa, il discorso pubblico diventa sterile e manipolabile, perdendo la sua capacità di guidare le azioni collettive verso il bene comune.
La differenza tra propaganda e informazione, quindi, non è solo una questione teorica, ma ha profonde implicazioni per il funzionamento della società democratica. In un mondo dove le immagini e i messaggi si diffondono rapidamente, è fondamentale che i cittadini siano in grado di distinguere tra ciò che è informazione autentica e ciò che è propaganda, affinché possano partecipare in modo critico e consapevole alla vita pubblica.
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