Connect with us

Cronaca

Il Comune di Ugento nega il diritto allo studio ad Andrea

Published

on

il comune di ugento nega il diritto allo studio di un bambino
CONDIVIDI SUBITO QUESTO ARTICOLO
TEMPO DI LETTURA 3 MinutI

Una storia che sa di primi ‘900 a Ugento, con una giovane famiglia impegnata nel duro compito di far valere i diritti del loro bambino di 3 anni, che chiameremo con il nome di fantasia Andrea, affetto da una rara malattia che ne pregiudica la possibilità di potersi recare a scuola nello stesso modo dei suoi coetanei.

Partiamo dall’inizio, da maggio di quest’anno, quando i genitori di Andrea iscrivono il loro bambino presso la scuola materna di Ugento, riscontrando subito i primi problemi di carattere burocratico, affrontati e risolti dalla dirigente scolastica. Arriva poi la questione legata alla disabilità del bambino, per cui si procede ad GLO (gruppo di lavoro operativo) che coinvolge i genitori di Andrea, il dirigente scolastico e una educatrice, dal quale si evince che per la salute del bambino sarà indispensabile fornire alla famiglia un presidio sanitario che possa permettere al bambino di seguire le lezioni in classe assieme agli altri alunni.

ratifiche-documenti

Una riunione a cui erano stati invitati anche ASL e Comune di Ugento, che hanno però pensato bene di non parteciparvi.

È così che il tempo passa e l’anno scolastico inizia (il 19 settembre scorso), senza che alcuna comunicazione arrivi alla famiglia di Andrea, che per questo comincia a cercare spiegazioni presso il Comune di Ugento. Capendo che i tempi dell’amministrazione pubblica sono spesso molto lunghi, è la madre di Andrea che si preoccupa in prima persona di mettere in contatto l’azienda che produce questo indispensabile presidio con il Comune di Ugento, riuscendo ad accorciare i tempi facendosi fornire un preventivo di spesa di 4860€.

Passa il tempo e Andrea continua a rimanere a casa, con mamma e papà che iniziano a diventare sempre più insistenti nei confronti delle istituzioni preposte a fornire una soluzione al loro bambino. Iniziano così a partire messaggi, solleciti e chiamate che però continuano a non portare a niente, con la madre di Andrea che viene sistematicamente invitata ad aspettare una data di cui non si ha certezza.

timbro_SOLLECITO-FORNITURA-SEDIA-POSTURALE

Ma ad oggi Andrea continua a rimanere purtroppo a casa, non avendo alcuna notizia del presidio medico che non sembra essere stato, nel frattempo, ordinato. Questo perché per il suo acquisto necessita di una delibera di giunta che sembra non essere stata ancora varata, facendo presagire tempi di attesa ancora lunghi.

Siamo davvero esasperati da questa situazione, ma noi non pretendiamo la luna, vorremmo solo quello che spetta di diritto al nostro bambino. Non è facile in queste condizioni poter andare avanti, con le istituzioni che non fanno nulla per poter aiutarci. Dopo aver parlato con l’assistente sociale, ho provato più volte a chiamare il sindaco, che dovrebbe occuparsi anche dei servizi sociali, senza però ricevere alcuna notizia. Ho provato a contattare il vice sindaco, ma non ho mai ricevuto neanche una risposta. Nessun genitore vorrebbe mai essere messo in condizione di elemosinare una cosa del genere, se non perché di fondamentale importanza…

Le parole della madre
La sedia che Andrea sta aspettando
Pubblicità

Videomaker, Fotografo, Giornalista ed esperto di marketing digitale. Tutto questo dopo aver vissuto dieci anni a Bologna ed esser tornato in Salento. Oggi dirigo la redazione di Ozanews, la comunicazione di Ugento Calcio e le iniziative di Officine Multimediali ETS mentre continuo a lavorare per i miei clienti storici.

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version