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Vivosa Apulia Resort rinnova il sostegno a Ugento Calcio

Vivosa Resort rinnova il sostegno a Ugento Calcio. Un’alleanza per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Nell’entusiasmante mondo dello sport, la sinergia tra il calcio e il settore turistico può rivelarsi una combinazione vincente. E quest’anno, l’Ugento Calcio è orgoglioso di annunciare il rinnovo dell’accordo pubblicitario con il Vivosa Apulia Resort, confermando il main sponsor per il secondo anno consecutivo. Questa partnership rappresenta un’ondata di fiducia e supporto per la squadra, mentre il Vivosa Resort continua a dimostrare il suo impegno nel sostenere la crescita e lo sviluppo sostenibile della comunità locale.

Massimo De Nuzzo Ugento

Il Presidente dell’Ugento Calcio, Massimo de Nuzzo, non nasconde la gratitudine e l’orgoglio nell’avere ancora una volta il Vivosa Resort al fianco della sua associazione sportiva. “È un onore ed orgoglio per la nostra associazione sportiva avere al fianco per il secondo anno consecutivo come main sponsor il Vivosa Apulia Resort a cui fa capo una struttura societaria importante che investe nel nostro territorio, dimostrando attaccamento e grande fiducia nelle potenzialità di crescita e di sviluppo sostenibile che ha Ugento con le sue Marine”, afferma con entusiasmo il Presidente.

L’accordo di sponsorizzazione tra Vivosa Resort e Ugento Calcio va ben oltre il semplice supporto finanziario. Questa collaborazione rappresenta un legame profondo tra il mondo dello sport e l’industria turistica locale. Entrambi i soggetti sono convinti che il successo di uno si traduca in benefici per l’intera comunità. Il Vivosa Resort, grazie alla sua rinnovata fiducia nel club calcistico, continua a dimostrare il suo impegno nel promuovere il territorio e valorizzare le risorse che Ugento ha da offrire.

Il dott. Reale e l’intero Consiglio di Amministrazione del Vivosa Apulia Resort hanno riconfermato il loro sostegno al progetto sportivo dell’Ugento Calcio, che si basa sulla crescita e la valorizzazione dei giovani atleti. Questo sostegno è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del club offrendo, opportunità ai giovani talenti locali di emergere e affermarsi nel panorama sportivo regionale e nazionale.

Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Ugento sono stati anche loro oggetto di gratitudine da parte del Presidente de Nuzzo, riconosciuti per la vicinanza e il continuo supporto al club. Questa collaborazione tra enti pubblici e privati ​​è fondamentale per promuovere lo sviluppo dell’intera comunità, oltre a sostenere il calcio giovanile e incentivare lo spirito sportivo nella zona.

Il Vivosa Apulia Resort, una struttura societaria di rilievo che investe nel territorio, dimostra con il rinnovo di questa partnership il suo legame indissolubile con la comunità di Ugento e le sue Marine. Questa alleanza rappresenta uno sforzo comune per promuovere la bellezza naturale, la cultura e lo stile di vita della regione, favorendo il turismo sostenibile e responsabile.

La stagione sportiva 2023/24 si prospetta quindi piena di entusiasmo e fiducia grazie alla partnership tra Vivosa Resort e Ugento Calcio. Gli appassionati tifosi potranno godersi emozionanti partite di calcio, mentre i giovani talenti locali troveranno un ambiente favorevole per coltivare le proprie abilità e aspirazioni nel mondo dello sport.

L’accordo di sponsorizzazione rinnovato tra Vivosa Resort e Ugento Calcio rappresenta una vittoria per entrambe le parti coinvolte, ma soprattutto per la comunità di Ugento. Questa alleanza promuove la crescita, lo sviluppo sostenibile e l’identità territoriale, creando un ponte tra il calcio e il turismo per il bene comune di tutti i cittadini.

https://www.youtube.com/watch?v=ffm_Mla8n4Y

Ugento tra beni culturali riaperti e degrado: un appello per il decoro del territorio

beni culturali abbandonati tiziano esposito ugento

La recente riapertura dei beni culturali nella zona è stata accolta con entusiasmo dal Consigliere Comunale Tiziano Esposito, che ha elogiato l’importante risultato ottenuto per il territorio e il turismo. Tuttavia, ha puntato l’attenzione sul degrado e lo stato di abbandono di alcune aree circostanti, che gettano un’ombra sulla prospettiva di crescita del comune e sulle potenzialità turistiche ancora inespresse.

Le parole del Consigliere Esposito riflettono l’amarezza per una realtà che sembra essere contrastante con le aspirazioni di una comunità che ambisce a prosperare grazie al turismo e alla valorizzazione dei suoi tesori culturali. Una delle preoccupazioni più pressanti riguarda Via Madonna della Luce, una strada che collega il borgo alla Cripta del Crocifisso, e che è diventata un triste scenario di degrado e abbandono.

Erbacce e rifiuti hanno quasi ostruito il passaggio lungo questa importante arteria, diventando un imbarazzante biglietto da visita per i cittadini e i turisti che vi transitano. Questo è particolarmente preoccupante, considerando anche il fatto che una navetta appositamente predisposta per trasportare i visitatori presso i beni museali è attiva da giorni, ma i turisti si trovano ad affrontare una strada trascurata e poco invitante.

Ciò che colpisce ancor di più è il contrasto tra le aree recuperate con fondi pubblici e le staccionate in legno, e lo stato in cui si trovano, completamente bruciate. È paradossale che il Comune diffidi i privati ​​con apposite ordinanze e regolamenti a pulire le proprie proprietà per prevenire il rischio di incendi, quando, allo stesso tempo, si mostra inattivo nel prendersi cura dei propri terreni, lasciandoli invasi dalle sterpaglie, con i risultati ben visibile a tutti.

Il Consigliere Esposito ha quindi avanzato un appello per un intervento tempestivo di pulizia delle erbe e dei rifiuti lungo tutto il tragitto di Via Madonna della Luce. Questo intervento non solo ridarebbe decoro e bellezza a una strada storicamente importante, ma metterebbe in risalto le importanti mura che oggi sono soffocate da rovi, erbacce e rifiuti.

La situazione attuale, se trascurata, potrebbe avere conseguenze negative sia sull’immagine del territorio agli occhi dei turisti, sia sulla percezione dei cittadini che desiderano un ambiente pulito e vivibile. Un’adeguata programmazione dei servizi basilari, come la pulizia e il mantenimento delle aree pubbliche, è essenziale per dare valore e prospettive di crescita al comune di Ugento.

A ben guardare i beni culturali riaperti possono essere un trampolino di lancio per lo sviluppo turistico ed economico di Ugento, ma è fondamentale affrontare il problema del degrado e dell’abbandono delle aree circostanti. Solo attraverso una collaborazione attiva tra le istituzioni ei cittadini sarà possibile trasformare il territorio in un luogo accogliente, invitante e valorizzato, capace di affascinare i visitatori e di suscitare un orgoglio condiviso tra i residenti.

I beni culturali ri-ri aperti sono sicuramente un importantissimo risultato per il nostro territorio e per il turismo. Ma il degrado e lo stato di abbandono in cui versano alcune aree circostanti ci riportano, tristemente, alla realtà di #Ugento

Un paese in cui continua a mancare la più elementare programmazione dei servizi basilari. Quell’elemento in più che potrebbe fare la differenza agli occhi nostri e del turista.

Le erbacce che invadono quasi sino ad ostruire il transito lungo Via Madonna della Luce, accompagnano i turisti nel tratto dal borgo sino al complesso della Cripta del Crocifisso dove si assiste ad uno scenario umiliante per noi cittadini, considerando anche il passaggio della navetta che da giorni trasporta i turisti presso i beni museali.

Le aree recuperate con soldi pubblici, le staccionate in legno, tutto completamente bruciato.

Spiace constatare poi, che proprio il Comune diffida i privati con apposite Ordinanze e regolamenti a pulire le proprie aree per contrastare il rischio incendi, quando poi non riesce ad attivarsi sui suoi terreni lasciandoli invasi dalle sterpaglie, con i risultati ben visibili a tutti.

Abbiamo richiesto un intervento tempestivo di pulizia delle erbe e dei rifiuti abbandonati lungo tutto il tragitto di via della Luce al fine di ridare #decoro e “#bellezza” ad una strada storicamente importante, mettendone in risalto le importanti #mura, oggi ricoperte da rovi, erbacce e rifiuti.

Trasporto estivo pubblico a Ugento: rischi e opportunità nell’affidamento

dubbi e preoccupazioni sul traporto estivo di ugento

Come preannunciato da questa testata in un post dello scorso 13 maggio, il servizio di trasporto estivo pubblico a Ugento è finalmente partito in fase sperimentale, ma questa notizia è stata accolta da controversie e preoccupazioni riguardanti l’affidamento diretto all’azienda Tundo SPA di Zollino, che gestirà fino a settembre questo servizio per conto del Comune di Ugento. Infatti, l’azienda risulta essere coinvolta in una vicenda giudiziaria che ha sollevato dubbi sulla sua affidabilità.

L’affidamento del servizio di trasporto estivo pubblico è costato circa 140 mila euro alle casse comunali, una somma non indifferente che richiede una gestione oculata e attenta. Tuttavia, l’azienda Tundo Vincenzo SPA di Zollino è attualmente in concordato preventivo in continuità, dopo essere stata coinvolta in una controversia riguardante un corposo risparmio di imposta ottenuto attraverso attività ed interventi migliorativi che, secondo l’accusa, non risultano da nessuna parte. La Procura ha richiesto il conto a Tundo Vincenzo SPA, emettendo un decreto di sequestro preventivo per un importo pari al profitto sospetto pari a 13 milioni di euro.

La situazione si è complicata ulteriormente poiché le testimonianze dei dipendenti dell’azienda hanno rivelato che non hanno mai partecipato al progetto di ricerca e sviluppo dichiarato da Tundo Vincenzo SPA, sollevando dubbi sulla veridicità delle attività dichiarate dall’azienda per ottenere il beneficio fiscale.

L’accusa della Procura è grave, poiché sostiene che l’amministratore unico pro tempore della società avrebbe ordito strategie societarie frodando l’Erario. Il coinvolgimento di altre tre persone, tra cui il presidente del collegio sindacale della società e due commercialisti, ha amplificato il sospetto di un disegno criminale perpetrato in concorso.

Ma non è tutto, sono numerosi i gruppi spuntati sui social di persone che condividono la loro esperienza con la ditta spa, costituendosi addirittura in gruppi pubblici che raccolgono le lamentele da parte di utenti e lavoratori di tutta Italia, come il gruppo Facebook “Lavoratori (e utilizzatori) di tutto il Tundo unitevi!” dove nella descrizione si può leggere:

La ditta Tundo è aggiudicataria di appalti in tutta Italia e in molti casi si presentano problemi per l’erogazione delle retribuzioni dei dipendenti o per la gestione dei servizi. Questo gruppo ha lo scopo di fungere da raccordo fra le varie realtà locali per dare una prospettiva di insieme della situazione

La descrizione del gruppo

È importante notare che la Tundo Vincenzo SPA ha già presentato un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità. Questa situazione crea ulteriori incertezze riguardo alla stabilità finanziaria dell’azienda e alla sua capacità di fornire un servizio di trasporto pubblico affidabile e sostenibile a lungo termine.

Il servizio di trasporto pubblico estivo a Ugento dovrebbe poter contare su quattro mezzi, ma le preoccupazioni riguardo alla gestione finanziaria dell’azienda potrebbero incidere sulla qualità e l’affidabilità del servizio offerto. Inoltre, il costo del biglietto è di un euro, ma è necessario assicurarsi che i fondi raccolti vengano gestiti in modo trasparente e corretto, essendo i dipendenti Tundo responsabili della vendita.

Il Comune di Ugento dovrà monitorare attentamente l’andamento del servizio di trasporto estivo pubblico e garantire una rigorosa supervisione per accertare che i mezzi forniti da Tundo Vincenzo SPA siano adeguati e che i biglietti siano correttamente incassati e gestiti. È fondamentale che il Comune agisca nell’interesse della comunità, garantendo un servizio di trasporto efficiente e affidabile, nel rispetto delle normative e delle leggi vigenti.

Il lancio del servizio di trasporto estivo pubblico a Ugento è un passo importante per migliorare la mobilità della comunità locale e promuovere il turismo nella regione. Tuttavia, le preoccupazioni riguardanti l’affidamento dell’azienda Tundo Vincenzo SPA di Zollino sollevano interrogativi sulla sostenibilità e l’integrità del servizio offerto.

Il Comune deve agire con prudenza e trasparenza per garantire che il trasporto estivo pubblico sia gestito in modo corretto e affidabile, nell’interesse di tutti i cittadini di Ugento. Solo attraverso una gestione oculata e attenta si potrà sperare di ottenere un servizio di trasporto efficace e di successo per il bene della comunità.

Al via altre costruzioni nelle aree costiere di Ugento

sbloccata la costruzione di 20 appartamenti nelle aree costiere di ugento

Consolidato l’orientamento del Consiglio di Stato sulla possibilità di edificare nelle aree costiere.

Il Consiglio di Stato ha recentemente emesso tre sentenze (n. 6937/2023, n. 7065/2023, n. 7067/2023) che hanno confermato e chiarito l’inapplicabilità dei vincoli paesaggistici imposti dal PPTR per le aree costiere, urbanizzate e ricomprese nelle Zone B, da parte degli strumenti urbanistici locali. Questa decisione segna un importante punto di svolta riguardo alla possibilità di edificare in queste zone costiere.

Il verdetto del Consiglio di Stato è stato accolto con grande soddisfazione da sedici privati, assistiti dagli avvocati Alberto Grimaldi e Francesco Lezzi, i quali erano interessati dalle decisioni del TAR Lecce in primo grado. Inizialmente, il Tribunale Amministrativo Regionale aveva riconosciuto il carattere edificatorio di porzioni di territorio costiero facenti parte di consolidati tessuti urbani.

Tuttavia, sia il Ministero della Cultura che la Regione Puglia avevano presentato appelli chiedendo la riforma di tali decisioni, i quali sono stati successivamente rigettati dal Consiglio di Stato.

Le aree coinvolte in questa controversia si trovano nelle località balneari di Lido Marini (Ugento), Capilungo (Alliste) e Mancaversa (Taviano).

Con questa sentenza, il Consiglio di Stato ha rilasciato queste aree dalla morsa del piano paesaggistico, che le considerava inedificabili, e ha quindi dato il via libera agli interventi costruttivi. In particolare, i sedici privati ​​coinvolti potranno procedere con la realizzazione di un complesso condominiale di venti appartamenti a Lido Marini e di singole abitazioni a Capilungo e Mancaversa.

L’implicazione di questa sentenza pratica potrebbe avere un impatto significativo sulle edilizie ancora in corso di istruttoria nelle aree costiere. Nonostante le decisioni del Consiglio di Stato abbiano chiarito la possibilità di considerare edificabili i territori costieri, rimane ancora da vedere come questo nuovo orientamento influenzerà i processi decisionali futuri e le pratiche di urbanizzazione in queste zone delicate.

È importante sottolineare che la questione della costruzione nelle aree costiere è un tema complesso e controverso. Molte località ambientaliste e difensori del paesaggio marittimo potrebbero vedere questa sentenza come una minaccia per l’ambiente e la bellezza naturale di queste. D’altra parte, ci sono anche argomentazioni a favore della pianificazione urbanistica e dello sviluppo delle zone costiere per fini turistici ed economici.

In conclusione, l’orientamento consolidato del Consiglio di Stato sulla possibilità di edificare nelle aree costiere segna un passo significativo verso una maggiore chiarezza giuridica riguardo a questa complessa questione. Tuttavia, sarà importante monitorare attentamente gli impatti degli sviluppi futuri e considerare attentamente gli ambientali e sociali di eventuali interventi edilizi in queste preziose zone costiere. L’equilibrio tra lo sviluppo urbano e la conservazione del patrimonio naturale dovrà essere gestito con cura per garantire un futuro sostenibile per queste meravigliose località balneari.

Scoperto un carico di olio d’oliva senza etichettatura a Ugento

olio sequestrato a Ugento

Nella località di Torre Mozza di Ugento, un’attività di controllo ha portato alla luce un’inquietante scoperta riguardante un autocarro carico di olio d’oliva privo di etichettatura.

L’operazione è stata condotta con successo dai finanzieri della Tenenza di Casarano, che hanno arrestato il camion e denunciato due individui, entrambi residenti a Cerignola, che stavano tentando di vendere 155 lattine contenenti ben 775 litri di olio d’oliva di provenienza sconosciuta.

Gli agenti delle forze dell’ordine sono stati allarmati dalla mancanza di indicazioni relative all’origine del prodotto e dalle modalità di trasporto sospette. Oltre a ciò, il tentativo di vendere un olio d’oliva non etichettato ha sollevato ulteriori dubbi sulla qualità e la tracciabilità del prodotto stesso.

Non volendo lasciare nulla al caso, i finanzieri hanno effettuato approfonditi controlli sulla provenienza delle 155 lattine di olio, avvalendosi della collaborazione dei funzionari del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL). Questa sinergia ha permesso di acquisire ulteriori informazioni fondamentali per capire la situazione e prendere misure adeguate.

Una volta ottenuti tutti i dati necessari, i finanzieri hanno deciso di procedere al sequestro amministrativo delle 155 lattine contenenti l’olio d’oliva non etichettato. L’olio è stato posto sotto custodia per evitare ulteriori rischi per i consumatori, poiché la sua provenienza e le sue caratteristiche non erano state chiaramente definite.

Ma il sequestro non è stata l’unica azione intrapresa. I responsabili di questo tentativo di commercializzazione di prodotti privi di etichettatura sono stati segnalati alle autorità competenti, che ora si occuperanno dell’indagine e delle eventuali conseguenze legali.

L’etichettatura dei prodotti alimentari è un aspetto fondamentale per la sicurezza dei consumatori e per garantire la qualità dei prodotti stessi. Essa fornisce informazioni cruciali sulla provenienza, sugli ingredienti utilizzati e sulle caratteristiche nutrizionali dell’olio d’oliva, o di qualsiasi altro prodotto alimentare, consentendo ai consumatori di effettuare scelte consapevoli e informate.

L’assenza di etichettatura non solo costituisce una violazione delle normative vigenti, ma solleva anche seri dubbi sulla provenienza del prodotto, i metodi di produzione impiegati e la sua genuinità. Senza queste informazioni essenziali, i consumatori sono esposti a potenziali rischi per la salute e potrebbero essere vittime di pratiche commerciali sleali.

Questo caso dimostra l’importanza della vigilanza da parte delle autorità competenti per garantire che tutti i prodotti alimentari immessi sul mercato rispettino le leggi e le norme in vigore. Solo attraverso il rispetto delle norme di etichettatura e tracciabilità è possibile garantire che i consumatori possano godere di prodotti alimentari sicuri, autentici e di qualità.

Le forze dell’ordine e le autorità preposte al controllo del mercato devono continuare a lavorare istantaneamente per proteggere i consumatori e preservare l’integrità del settore alimentare. Solo attraverso una stretta cooperazione tra le varie istituzioni sarà possibile contrastare efficacemente la diffusione di prodotti non conformi e salvaguardare la salute e il benessere dei consumatori.

In conclusione, questo episodio ci ricorda l’importanza di essere vigili nei confronti dei prodotti che acquistiamo e di sostenere l’attuazione di misure di controllo adeguate. La tracciabilità e la qualità dei prodotti alimentari sono aspetti che non possiamo trascurare, poiché sono alla base della nostra sicurezza e del nostro benessere.

Coldiretti Ugento rinnova il suo consiglio: eletto il nuovo presidente

il nuovo consiglio coldiretti ugento
Sta sera sie eletto il nuovo consiglio Coldiretti 
Davanti al direttore provinciale Aldo de sario al segretario di zona antonio Cerfeda e alla partecipazione straordinaria del direttore regionale Pietro piccioni 
“Lascio la presidenza in buone mani e sarò a disposizione del nuovo presidente 
Vengo da anni difficili come periodo xylella e pandemia 
Ma sempre a pronti per qualsiasi battaglia

Nella suggestiva cornice della sala conferenze del Museo di Ugento, si è svolta una serata carica di significato per la comunità agricola locale.

La Coldiretti di Ugento ha eletto il suo nuovo consiglio, evento che ha attirato l’attenzione di numerosi agricoltori e addetti del settore provenienti da tutta la regione. Davanti al direttore provinciale Aldo de Sario, al segretario di zona Antonio Cerfeda e alla partecipazione straordinaria del direttore regionale Pietro Piccioni, si è aperto un nuovo capitolo nella storia dell’associazione.

L’elezione del nuovo consiglio si è svolta in un’atmosfera carica di speranza e attesa. Durante l’assemblea, è stato il presidente uscente Lucio Paiano a prendere la parola. Con emozione e orgoglio, Paiano ha dichiarato:

Lascio la presidenza in buone mani e sarò a disposizione del nuovo presidente”.

Le sue parole hanno testimoniato il profondo senso di responsabilità e il desiderio di continuità nella guida dell’associazione, sottolineando l’importanza di un’azione sinergica per affrontare le sfide future.

Il presidente uscente, nel fare un bilancio dei suoi anni di presidenza, ha ricordato i periodi difficili vissuti dal settore agricolo di Ugento. Ha evidenziato l’incidenza devastante della xylella, un batterio che ha colpito gli ulivi della zona causando gravi danni all’olivicoltura locale. Inoltre, non ha mancato di sottolineare l’impatto della pandemia di COVID-19 che ha gravato sulle attività agricole e zootecniche. Nonostante le avversità, il presidente Paiano ha elogiato la resilienza e l’impegno costante dei membri della Coldiretti di Ugento nell’affrontare tali sfide.

La presenza del direttore regionale Pietro Piccioni ha aggiunto un ulteriore valore all’evento, testimoniando l’attenzione e il sostegno della Coldiretti regionale nei confronti dell’importante realtà locale di Ugento.

Dopo le commoventi parole del presidente uscente, è giunto il momento di conoscere il nome del nuovo presidente. Il presidente eletto è Matteo Congedi, una figura conosciuta e apprezzata nella comunità agricola locale per la sua esperienza e competenza nel settore. Congedi, nel suo discorso di accettazione, ha ringraziato i membri della Coldiretti di Ugento per la fiducia riposta in lui e ha promesso di impegnarsi al massimo per sostenere gli interessi e le necessità degli agricoltori locali.

Il consiglio Coldiretti di Ugento, sotto la guida di Matteo Congedi, sarà composto da membri esperti e dedicati. Tra i consiglieri figurano Lucio Paiano, il presidente uscente, che continuerà a offrire il suo prezioso contributo all’associazione, Antonio Mastria, Rocco D’Amato, Marco Pacella ed Lomida Damiani. Questo team di professionisti avrà la responsabilità di indirizzare le politiche agricole locali e di affrontare le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni.

Nei prossimi giorni Il consiglio si riunirà per dare via ai nuovi progetti e per eleggere il vice presidente e i membri dell’associazione si mostrano fiduciosi nel fatto che la guida di Matteo Congedi possa garantire continuità e progresso per il settore agricolo di Ugento.

La comunità agricola, come ha dimostrato in passato, sarà sempre pronta a fronteggiare qualsiasi battaglia per il bene della propria terra e del proprio territorio. Con determinazione e collaborazione, il nuovo consiglio Coldiretti di Ugento sarà in grado di affrontare le sfide future e di portare avanti una tradizione di successo nel settore agricolo della regione.

Duro colpo ai stabilimenti balneari. Spiagge libere più libere

il tar contro gli stabilimenti balneari ugento

Nei giorni scorsi il Tar di Lecce si è espresso in merito al “Regolamento sul noleggio delle attrezzature da spiaggia” approvato dal Consiglio comunale di Ugento del 5 aprile u.s. (sentenza n. 929/2023), regolamento che riguarda soprattutto le spiagge libere.


Preliminarmente è utile osservare che la possibilità di posizionare ombrelloni/lettini/sdraio, concessa ai soli titolari di concessionari di attività idrosciatore e chioschi bar, non anche quindi agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, svolge una funzione pro – concorrenziale, migliorando, secondo i giudici leccesi, i servizi a favore dei bagnanti, ponendosi pertanto del tutto in linea con i principi costituzionali e comunitari a livello di tutela, promozione e valorizzazione della concorrenza.


Dinanzi ad un accertato fenomeno di “sistematica occupazione” abusiva da parte di alcuni operatori turistici di ampie aree di spiaggia libera lungo il litorale (fenomeno purtroppo esistente, non solo sul tratto ionico, ma anche su quello adriatico!), se vi è la necessità per la Pubblica amministrazione di procedere a sanzionare unicamente i soggetti responsabili, preservando quegli imprenditori che si sono dimostrati virtuosi, è facile comprendere l’impossibilità di garantire un servizio di vigilanza continuo h24 atto ad impedire abusi su aree destinate alla libera fruizione. Le diverse motivazioni inserite nel ricorso sono state rigettate dal Tribunale e dallo stesso nel merito puntualmente motivate.


In particolare, emerge un carattere quasi “sperimentale” del regolamento, perché evidentemente occorrerà attendere il termine dell’intera stagione balneare per comprendere se lo strumento abbia o meno fornito un utile contributo al fenomeno di forte disagio per gli utenti della spiaggia libera che decidono di non avvalersi dei servizi spiaggia resi dai titolari degli stabilimenti balneari, riscontrando, sempre secondo l’indirizzo dell’Amministrazione comunale, notevoli difficoltà ad individuare porzioni di spiaggia libera per installare autonomamente le proprie attrezzature balneari, per la presenza di svariate attrezzature, molto spesso posizionare addirittura prima del loro effettivo utilizzo, da parte sia di titolari di stabilimenti balneari, che di soggetti non autorizzati.


Ulteriori elementi che è necessario evidenziare e che ben altrettanto chiaramente vengono esplicitati in sentenza si riferiscono all’iscrizione in apposito registro di chi potrà noleggiare le attrezzature da spiaggia (per un massimo di 100 lettini e 200 ombrelloni). Per il TAR, la norma del codice della navigazione (art. 68) è applicabile anche a quelle attività che si svolgono sul demanio. Anche all’attività di noleggio di attrezzature da spiaggia.


L’iscrizione costituisce per il Comune di Ugento una valida fonte di esercizio del potere riconosciutogli dalla legge. Non è riconoscibile invece il vantato indennizzo a favore dei titolari di SCIA (Segnalazione certificata inizio attività) e/o di altre autorizzazioni (stabilimenti balneari) per il posizionamento di attrezzature balneari sulla spiaggia libera. Questo perché sono già in possesso di una concessione demaniale marittima che attribuisce una posizione legittimante per quel tratto di spiaggia oggetto di concessione. Ed infatti non sono stati riconosciuti pregiudizi sull’esercizio esclusivo della propria attività imprenditoriale all’interno della predetta spiaggia in concessione.


Sotto altro aspetto, i giudici hanno invalidato quanto palesato dalla società ricorrente nel ricorso relativamente alla critica delle ragioni in base alle quali il Comune di Ugento ha adottato il regolamento perché strettamente connesso a valutazioni di pura convenienza economica. Se sul piano giuridico si è quindi certamente dinanzi ad un interessante orientamento ed indirizzo del giudice amministrativo, occorrerà attendere comunque i futuri risvolti in quanto l’ultimo grado di giudizio potrà o meno celebrarsi presso il Consiglio di Stato qualora la società ricorrente propenda o meno per il ricorso all’ultimo grado di giudizio.


Una battaglia legale quindi non ancora chiusa, ma che per il momento registra un vantaggio dell’Amministrazione comunale.

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