Torre San Giovanni: gattino rimane incastrato in una latta

Questa mattina a Torre San Giovanni, marina di Ugento, si è vissuto un episodio che ha commosso gli amanti degli animali, con un lieto fine che merita di essere raccontato.

Intorno alle 9.30, poco dopo essere rientrati da un intervento per un sinistro stradale, gli agenti della Polizia Locale di Ugento sono stati contattati da una signora residente in via De Revel. Nel suo giardino, infatti, si era rifugiato un piccolo gattino randagio in evidente difficoltà: il micio aveva infilato la testa in una latta di cibo per animali, rimanendo incastrato.

Il piccolo felino, spaventato e disorientato, si dibatteva disperatamente nel tentativo di liberarsi, ma il contenitore metallico – con bordi affilati – rappresentava un grave pericolo per la sua incolumità.

In questo caso, non è stato necessario un intervento fisico sul posto da parte della Polizia Municipale: gli agenti hanno fornito alla cittadina tutte le indicazioni necessarie per mettere in sicurezza l’animale e accompagnarlo immediatamente presso le strutture veterinarie convenzionate con il Comune di Ugento.

Il gattino è stato così preso in carico dai medici veterinari, che lo hanno liberato dalla latta, visitato e rifocillato. Fortunatamente non ha riportato ferite e, una volta tranquillizzato, ha potuto ricevere le prime cure.

La storia ha avuto un epilogo ancora più bello: la stessa signora che per prima si era accorta della situazione e aveva allertato la Polizia Locale, ha deciso di adottare il gattino, offrendogli una nuova casa e tutto l’affetto necessario.

Un episodio che testimonia come, attraverso collaborazione e sensibilità, sia possibile fare la differenza anche per gli animali più fragili. Da una situazione che poteva trasformarsi in tragedia, è nata una storia di solidarietà e amore che oggi regala un sorriso all’intera comunità di Ugento.

Brindisi penalizzata dai tagli ai voli: Pagliaro attacca Aeroporti di Puglia

Dal 29 ottobre lo scalo di Brindisi subirà una drastica riduzione dei collegamenti con Roma, Milano e Zurigo, città in cui vive una nutrita comunità di salentini. In particolare, il volo mattutino per Milano verrà spostato dalle 6:10 alle 9:20, con conseguenze pesanti per chi ha impegni nelle prime ore della giornata: da Brindisi si arriverà a Milano non prima delle 11, mentre da Milano a Brindisi si atterrerà solo dopo le 8. Chi deve essere operativo già al mattino sarà costretto a partire la sera prima o, in alternativa, a servirsi dell’aeroporto di Bari.

Per i passeggeri diretti a Roma, la situazione non è migliore: resterà un unico volo ITA alle 6:20, mentre il successivo è programmato soltanto alle 15:15. Peggio ancora per chi viaggia verso Zurigo, hub strategico per i collegamenti internazionali, che dal 29 ottobre perderà il volo giornaliero: i salentini saranno costretti a levatacce notturne e a scali interminabili su Roma o Linate.

Una scelta che, secondo il consigliere regionale Paolo Pagliaro, penalizza duramente il territorio:

«È l’ennesima dimostrazione dell’inerzia di Aeroporti di Puglia, che come sempre fa scaricabarile parlando di scelte commerciali e di calo fisiologico del traffico. Ma perché questo non vale anche per Bari? Cosa fa AdP per rendere attrattivo lo scalo brindisino e per negoziare con le compagnie aeree? I fatti dimostrano che fa molto poco».

Pagliaro punta il dito anche sulla gestione economica della società: sotto i riflettori della propaganda si nascondono bilanci in rosso, con perdite per 2,5 milioni di euro nel 2024 e quasi 3,8 milioni nel 2023, accumulando decine di milioni negli ultimi anni.

«Il traffico cresce, ma il risultato economico della società peggiora. Aeroporti di Puglia è partecipata al 99,6% dalla Regione, che già affronta gravi problemi di bilancio: non sarebbe il momento di aprire a una privatizzazione, anche parziale, affidando la gestione a manager competenti e non alle clientele politiche?»

Il consigliere rilancia la proposta, già avanzata undici anni fa e ripresa a gennaio scorso, di costituire una società autonoma: “Aeroporti del Salento”, capace di valorizzare le potenzialità degli scali di Brindisi, Grottaglie e Galatina.

«Serve una cabina di regia autonoma, con investitori pubblici e privati, che sappia sfruttare l’appeal turistico ed economico del Salento, cruciale per collegare Lecce, Brindisi e Taranto con l’Italia e l’estero. Non possiamo restare subalterni a politiche Bari-centriche che relegano il Salento a servizi aeroportuali da terzo mondo».

Un attacco duro, che riapre il dibattito su governance e strategie del trasporto aereo in Puglia, con un dato certo: dal 29 ottobre, a pagare le conseguenze delle riduzioni di voli sarà l’utenza del Salento.

Istanza per l’Accesso inclusivo a strade e spiagge di Ugento

Un’istanza formale è stata presentata al Comune di Ugento con due obiettivi centrali: l’abbattimento delle barriere architettoniche sul territorio comunale e nella frazione di Gemini, e il miglioramento dell’accessibilità ai tratti di costa destinati agli animali d’affezione, inclusa la marina di Lido Marini.

Fulvio Viva, firmatario della richiesta, ha segnalato le difficoltà quotidiane riscontrate da persone con disabilità e cittadini normodotati nel percorrere le strade di Ugento e Gemini, spesso a causa di marciapiedi inesistenti, danneggiati o sconnessi. Una situazione che ostacola la mobilità e la fruizione autonoma degli spazi urbani.

Accesso al mare e “Bau Beach”

L’attenzione si è rivolta anche ai tratti di costa individuati dal Comune, in base alla L.R. 56/2018, come aree accessibili agli animali d’affezione:

  • Torre San Giovanni (località Mare Verde), tratto roccioso di circa 150 metri;
  • Torre Mozza (contrada Macolone), tratto sabbioso libero di circa 150 metri a sud della torre.

Tuttavia, dalle segnalazioni raccolte emergono difficoltà pratiche: il primo tratto risulta quasi inaccessibile a causa della conformazione rocciosa, mentre nel secondo la presenza di posidonia spiaggiata ostacola il regolare accesso al mare. Situazioni che rendono problematico l’utilizzo di queste aree da parte di persone con disabilità e famiglie con animali.

La proposta

La richiesta mira a individuare nuovi punti sabbiosi e facilmente raggiungibili, con passerelle adeguate, sia a Torre San Giovanni che a Torre Mozza, includendo anche Lido Marini, marina rimasta esclusa dalla precedente pianificazione.

Il documento, indirizzato al Sindaco, agli Assessori competenti, ai Consiglieri comunali e agli uffici preposti, invita l’amministrazione a discutere la tematica in Consiglio comunale per adottare soluzioni concrete, in uno spirito di collaborazione e sensibilità verso l’inclusione e la sicurezza.

La “rivoluzione” della Pro Loco di Gemini

Ci sono gesti che in una comunità assumono un significato che va ben oltre la loro natura amministrativa. È il caso della Pro Loco di Gemini che, rompendo una consuetudine radicata e spesso data per scontata, ha deciso di rendere pubblico sui propri canali social il rendiconto economico dettagliato della festa di Sant’Oronzo 2025. Un atto che possiamo definire senza timore “rivoluzionario”, perché apre un nuovo capitolo nel rapporto tra associazioni, cittadini e istituzioni nel nostro paese.

In un territorio dove la gestione delle risorse associative è di solito riservata a pochi addetti ai lavori, la scelta di mostrare nei minimi particolari entrate e uscite segna una svolta culturale e pone un precedente che difficilmente potrà essere ignorato.

Il bilancio della festa

Il documento diffuso dalla Pro Loco non lascia spazio a dubbi. Le entrate complessive ammontano a 39.935,90 euro. La voce più significativa è quella degli sponsor, meno il contributo pubblico, che da soli hanno garantito oltre 20.000 euro, più della metà del totale, confermando il peso decisivo del sostegno economico esterno. A questi si aggiungono 5.774 euro derivanti dalle somme proprie della Pro Loco e dal 5×1000, e circa 2.717 euro raccolti direttamente dai cittadini tramite le offerte porta a porta e quelle in piazza durante i giorni di festa. Non trascurabile anche la voce “casse e bevande”, che ha fruttato 3.103,40 euro, a testimonianza della partecipazione popolare all’evento. Più modesta, ma comunque significativa, la raccolta della pesca di beneficenza (765,50 euro) e delle bancarelle (750 euro).

Sul fronte delle spese, il totale è di 39.328,01 euro. La prima serata, quella del 24 agosto intitolata “Aspettando la notte di Sant’Oronzo”, ha comportato un esborso di 17.022,38 euro, a cui si aggiungono ancora 900 euro da saldare. Le due giornate principali del 25 e 26 agosto hanno inciso invece per 23.205,63 euro, con ulteriori 600 euro ancora da pagare. Le uscite coprono tutte le voci legate all’organizzazione di un evento di questa portata: dagli artisti alle band, dai service audio e luci alla sicurezza, dai gadget alle affissioni, fino ai servizi sanitari, antincendio e alle luminarie.

Il bilancio si chiude con un avanzo di 607,89 euro, che la Pro Loco ha già annunciato sarà destinato al restauro della statua di Sant’Oronzo, un simbolo per la comunità di Gemini. Non si tratta di una cifra enorme, ma del segnale concreto che la gestione oculata e trasparente delle risorse può produrre ricadute dirette e tangibili sul territorio.

Un gesto importante e che rafforza la fiducia dei cittadini.

Al di là dei numeri, ciò che colpisce è la scelta di metterli nero su bianco e renderli pubblici. In un contesto in cui spesso la parola “rendiconto” è vissuta con sospetto o addirittura con imbarazzo, la Pro Loco di Gemini ha ribaltato la prospettiva: non c’è nulla di male nel raccontare come vengono spesi i soldi, anzi. È proprio questa la strada per rafforzare la fiducia, coinvolgere i cittadini, rendere visibile l’enorme sforzo organizzativo che richiede la realizzazione di una festa patronale.

E non si può non sottolineare un aspetto cruciale: dopo un gesto del genere, le altre associazioni del territorio non potranno più far finta di niente. Il precedente è ormai fissato e chiunque gestisca fondi pubblici o raccolga risorse dai cittadini è, moralmente, chiamato a garantire lo stesso livello di trasparenza. Non farlo significherebbe esporsi a legittimi interrogativi e alimentare la sfiducia che continua a serpeggiare.

Questo risultato, va detto chiaramente, non nasce dal nulla. È anche il frutto di una campagna di sensibilizzazione che tanti assieme alla nostra testata portano avanti da anni, insistendo sul valore della chiarezza e sulla necessità di aprire i bilanci al giudizio pubblico. Abbiamo spesso sottolineato che la trasparenza non deve essere vissuta come un obbligo burocratico, ma come un atto di rispetto nei confronti della comunità.

Il gesto della Pro Loco di Gemini sembra ora dimostrare che qualcosa si sta muovendo. E, come spesso accade, il cambiamento vero inizia da un passo semplice ma coraggioso.

Il successo della festa di Sant’Oronzo, testimoniato dall’affluenza e dalla partecipazione, è stato la prova che la comunità risponde quando è coinvolta. Adesso il passo successivo è trasformare questa buona pratica in un’abitudine consolidata. Perché raccontare come vengono spese le risorse non solo non diminuisce l’autorevolezza di chi organizza, ma al contrario ne amplifica il valore e la credibilità.

La Pro Loco di Gemini ha aperto una strada. Sta ora alle altre realtà associative dimostrare di volerla percorrere, per costruire una comunità più consapevole, più unita e soprattutto più forte.

Elezioni regionali in Puglia: finalmente la data ufficiale

Il presidente della Regione Puglia ha firmato oggi i decreti che ufficializzano le consultazioni per l’elezione diretta del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale. Dopo mesi di attesa e di indiscrezioni, finalmente conosciamo le date precise: si terranno domenica 23 e lunedì 24 novembre 2025.

Le operazioni di voto si svolgeranno nella giornata di domenica dalle ore 7 alle 23, e nella giornata di lunedì dalle ore 7 alle 15. Appena completate le operazioni di votazione e quelle di riscontro dei votanti, inizieranno senza interruzioni le operazioni di scrutinio. La scheda elettorale sarà di colore verde.

Il Consiglio regionale sarà composto da 50 consiglieri. Dei 23 seggi assegnati direttamente in base alla popolazione residente (dati censimento 2021, totale 3.922.941), 7 andranno a Bari, 2 alla BAT, 2 a Brindisi, 4 a Foggia, 5 a Lecce e 3 a Taranto. Gli altri seggi saranno attribuiti mediante il cosiddetto “premio di maggioranza”, che garantirà la stabilità della futura maggioranza di governo. Le liste dovranno rispettare i criteri della differenza di genere.

Ora che la data ufficiale è nota, si apre una fase cruciale per la politica pugliese. Partiti e coalizioni hanno tempi chiari per la formazione delle liste e per la presentazione dei candidati. In particolare, il centrodestra si trova a dover ufficializzare il nome del proprio candidato governatore, un passaggio atteso e destinato a condizionare gli equilibri della campagna elettorale nelle prossime settimane.

Con le urne fissate tra meno di due mesi, la Puglia entra ufficialmente nel vivo della corsa elettorale, con strategie, alleanze e candidati che iniziano a prendere forma.

Ugento festeggia San Pio, Protettore della Protezione Civile

Il 23 settembre 2025 la comunità di Ugento si è riunita presso la sede della Protezione Civile per i solenni festeggiamenti in onore di San Pio da Pietrelcina, il Santo che dal 2004 è stato proclamato dalla CEI Protettore dei Volontari di Protezione Civile.

La scelta di San Pio come patrono di questo corpo di volontariato non è casuale: la sua vita, spesa nella preghiera, nella sofferenza e soprattutto nell’aiuto verso i più deboli, riflette gli stessi valori di dedizione, sacrificio e spirito di servizio che animano quotidianamente i volontari. Padre Pio, uomo di fede profonda e instancabile confessore, è diventato così simbolo e guida spirituale per quanti scelgono di mettersi al servizio della comunità, soprattutto nei momenti di emergenza.

La serata, organizzata dalla Protezione Civile di Ugento, ha visto la partecipazione compatta di tutti i volontari, che dopo un’estate intensa, segnata da incendi e numerosi eventi che li hanno visti impegnati in prima linea, hanno voluto affidarsi al proprio Santo Protettore.

Il programma ha avuto inizio con il Santo Rosario, seguito dalla Santa Messa presieduta da Don Flavio Ferraro, insieme a Don Alessandro e Don Davide, in un clima di raccoglimento e devozione. A concludere la serata è stata la commedia teatrale “Don Raffaele ’o Trombone” di Peppino De Filippo, portata in scena dal gruppo AmiciInScena di Melissano, che ha regalato momenti di leggerezza e allegria.

La celebrazione di San Pio ha rappresentato non solo un momento di fede e comunità, ma anche un’occasione per rinsaldare il legame tra i volontari e la cittadinanza, riconoscendo l’importanza di un servizio che, silenziosamente e con grande dedizione, tutela la sicurezza e il benessere di tutti.

Falso allarme a Ugento: scena da film in centro

Una scena da film, di quelle che di solito si vedono solo sul grande schermo, ha animato il pomeriggio di oggi a Ugento. Erano circa le 17 quando, all’improvviso, il silenzio di via Messapica è stato rotto dal suono delle sirene delle forze dell’ordine che, a tutta velocità, si sono precipitate lungo la strada.

Le auto si sono fermate di colpo, i militari sono scesi con decisione, armi in pugno e sguardi determinati. Un intervento che ha catturato l’attenzione di chi in quel momento si trovava nei paraggi: automobilisti, pedoni e residenti che, incuriositi e al tempo stesso intimoriti, hanno assistito a una scena che sembrava preludere a un evento drammatico.

Secondo le prime informazioni, a far scattare l’intervento sarebbe stato un allarme antirapina giunto direttamente in caserma. Da qui la necessità di un’azione rapida e coordinata, con tutte le cautele del caso. Per qualche minuto la tensione è stata alta: qualcuno ha ipotizzato una rapina in corso, altri si sono affrettati a mettersi al riparo, mentre i più coraggiosi hanno osservato da lontano, tra stupore e preoccupazione.

Pochi istanti dopo, però, la verità è emersa: nessun esercizio commerciale della zona era stato preso di mira e nessun colpo era stato messo a segno. Si è trattato, fortunatamente, di un falso allarme che ha richiesto comunque la massima attenzione da parte dei militari.

Dopo le verifiche del caso, la situazione è tornata alla normalità e via Messapica ha ripreso il suo ritmo quotidiano, seppure con un pizzico di agitazione rimasta nell’aria. I passanti, tirato un sospiro di sollievo, hanno commentato l’accaduto tra loro: c’era chi scherzava definendo la scena “da film d’azione” e chi invece non nascondeva di essersi preso un bello spavento.

Alla fine, tutto si è concluso senza conseguenze, ma l’episodio resterà sicuramente nella memoria di chi ha assistito a quell’insolito pomeriggio ugentino, iniziato con il rumore assordante delle sirene e finito con un sospiro di sollievo.

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