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Mons. Vito Angiuli Presente alla benedizioni di due braccia simulatori per la Scuola di Infermieristica

In occasione del Giubileo degli operatori sanitari, l’associazione “Cuore e mani aperte” ha donato alla Scuola di Infermieristica dell’Asl di Lecce due braccia simulatori per iniezioni. La manifestazione si inserisce nell’ambito del Giubileo oronziano, celebrato dalla Chiesa di Lecce a duemila anni dalla nascita di Sant’Oronzo, primo infermiere e medico cristiano del Salento. La cerimonia di benedizione e consegna dei due bracci simulatori è avvenuta a conclusione di una Messa celebrata da mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, e da mons. Michele Seccia, arcivescovo metropolita di Lecce. Presenti il Direttore Generale Asl Lecce, Rodolfo Rollo, e il Coordinatore della Scuola di infermieristica, Cosimo Caldararo. Con questo dono l’associazione “Cuore e mani aperte”, presieduta dal cappellano dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, don Gianni Mattia, ha voluto dotare i futuri operatori sanitari della possibilità di migliorare l’apprendimento, attraverso l’esercitazione, delle tecniche di iniezioni endovenose, intramuscolari e sottocutanee, infusioni e prelievo di sangue. Per don Mattia è importante “rendere possibile una formazione sempre più vicina alle persone, a quelle da curare, ma anche a quelle che ci cureranno”.

(fonte S.I.R.)

A Ugento 100mila Euro che sanno di presa in giro

Ancora una volta i 13 pozzi spia sparsi sul nostro territorio mostrano dati molto preoccupanti: i valori risultano essere sopra il limite consentito per metalli pesanti, ferro, nichel, cromo nonché per il boro, i solfati, dicloetilene e IPA (parenti stretti dei policlorobifenili, noti spesso con la sigla PCB, una classe di composti organici la cui struttura è assimilabile a quella del bifenile i cui atomi di idrogeno sono sostituiti da uno fino a dieci atomi di cloro. La formula bruta generica dei PCB è C12H10-xClx. Sono considerati inquinanti persistenti dalla tossicità in alcuni casi avvicinantesi a quella della diossina.) Per questo la provincia ha deciso di stanziare 500mila Euro (di cui 100 spettanti ad azioni su Ugento) per avviare monitoraggi propedeutici a future azioni di bonifica.

Questo avviene in maniera sistematica da quando esistono i rilevamenti su questi pozzi, ma nonostante questo le azioni intraprese fino ad oggi risultano essere nulle. Ecco perchè i centomila Euro stanziati risultano essere una presa in giro per tutta la popolazione, non solo di Ugento, Ma anche di Acquarica Presicce, che stanno pagando a caro prezzo l’inquinamento di una falda che sta determinando disfunzioni ghiandolari e incidenza tumorali al di sopra di qualsiasi altro territorio in Italia.

Eppure si tratta di fatti e situazioni certe, appurate anche per via giudiziaria, nelle diverse inchieste che hanno visto al centro l’ex discarica Monteco di Ugento. Come anche le conseguenze di questo tipo di inquinamento, che non è sicuramente un un unicum nel territorio nazionale: il caso più famoso è sicuramente quello della Caffaro di Brescia, un’azienda che con i suoi sversamenti ha provocato danni enormi, con quasi tutti i parchi di Brescia che ad oggi, dopo oltre 20 anni, risultano ancora contaminati e inagibili.

La domanda che sorge spontanea è: che senso ha continuare a spendere soldi pubblici per monitoraggi che dovrebbero appurare una situazione nota? Forse per tenere buona una popolazione che si accontenta di “incamerare” pochi spiccioli per tenere gli occhi chiusi? In questo caso l’esempio più significativo fu la protesta di “un gruppo organizzato di cittadini di Ugento” che, imbeccati da qualcuno, arrivarono fin sotto la sede della regione per reclamare lo stanziamento di 1 milione di euro. Peccato che per la bonifica di Burgesi non esista una stima affidabile sui costi di bonifica, tantomeno esiste la certezza che tale bonifica sia possibile. Ad oggi l’unica tecnologia disponibile sarebbe quella dell’incapsulamento (simile a quanto realizzato a Pripyat per l’incapsulamento della centrale nucleare di Chernobyl), con costi nell’ordine delle centinaia di milioni di Euro.

Ma nonostante tutto ciò, ecco cosa ha dichiarato la Provincia:

«I cinque interventi  oggetto di finanziamento, da un punto di vista tecnico, dovranno essere gestiti singolarmente, poiché differiscono sia per la localizzazione, sia per la tipologia di superamenti riscontrati. Per cui, i tecnici incaricati dellattività di indagine saranno individuati singolarmente per ciascun sito, previo avviso pubblico, al fine di garantire la massima partecipazione di tutti i soggetti con specifiche competenze professionali in materia».

«Con questo nuovo intervento in campo ambientale l’Ente dimostra sempre più la capacità di conoscere nel dettaglio la qualità del territorio: mettiamo in campo un grande progetto per individuare chi si rende responsabile di inquinamento e far sì che le parole difesa e tutela acquistino concretezza», afferma il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.

«Con questo progetto puntiamo ad analizzare, valutare e rigenerare i siti individuati e ben distribuiti in tutta la provincia. “Chi inquina paga” è la sintesi di una linea di indirizzo che la Provincia, insieme ai suoi organi di controllo, sta perseguendo per ridare slancio alla propria azione deterrente sul territorio provinciale», dichiara il consigliere provinciale con delega all’Ambiente Fabio Tarantino.

Aspettiamo dunque, come abbiamo fatto da 20 anni a questa parte, con bonifiche totalmente a carico dei contribuenti.

Annunciati disagi per i cittadini delle marine di Ugento

Con un post su facebook, il primo cittadino di Ugento ha avvisato tutti i cittadini residenti nelle marine, coinvolte nei lavori di manutenzione della rete idrica annunciati per giovedì 21 ottobre da parte di AQP. I lavori andranno avanti presumibilmente dalle 9 alle 15 e causeranno l’interruzione della fornitura d’acqua. Potranno verificarsi altri disagi che il comune invita a segnalare.

Annunciata la nuova giunta che governerà Ugento.

Insieme a Salvatore Chiga lavoreranno:

  • Massimo Lecci sarà vicesindaco con deleghe a istruzione e formazione professionale, urbanistica, energia e diversificazione delle fonti energetiche, ambiente, pesca, trasporto e diritto alla mobilità.
  • Chiara Congedi sarà assessore con delega ai beni culturali, promozione turistica, pari opportunità e tempo libero.
  • Alessio Meli mantiene la delega ai lavori pubblici
  • Vincenzo Ozza assessore con deleghe allo sviluppo economico, artigianato, commercio, suap, attività produttive e sport.
  • Daniela Venneri sarà la nuova assessore al bilancio

Il sindaco ha deciso di riservarsi le deleghe in materia di polizia locale, ordine pubblico e sicurezza, politiche per il lavoro, politiche sociali, soccorso civile, tutela della salute, servizi cimiteriali, giustizia, contenzioso, rapporti con il volontariato.

Anche Teresa Bellanova a Miggiano Expo 2000

Contribuire a favorire la crescita economica del Sud Salento attraverso la valorizzazione delle creazioni artigianali, promuovere l’innovazione tecnologica e la cultura d’impresa tra le nuove generazioni, incentivare il turismo locale e le collaborazioni con partner nazionali ed esteri. E’ questa la mission di Expo2000.

Quest’anno ha visto la partecipazione anche del sottosegretario Teresa Bellanova, che ha inaugurato la fiera, con un discorso incentrato sul lavoro e sulla sua importanza, soprattutto in periodo di Covid.

La fiera proseguirà nel quartiere fieristico di Miggiano, fino a domenica 17 ottobre (ore 9-13 e 16-23).

Atteso anche il “Premio Miggiano”, storico tributo che viene riconosciuto dall’Amministrazione comunale a personalità che si sono distinte per particolari meriti e che per questa edizione 2021, come ha anticipato il sindaco, sarà conferito ad un cittadino “speciale” di Miggiano, che si è distinto per il suo impegno personale e professionale in prima linea durante l’emergenza sanitaria da Covid19.

Pronti, partenza, via: c’è già la prima promessa mancata ed il museo resta chiuso

Clamoroso ad Ugento, a pochi giorni dall’insediamento del nuovo sindaco Salvatore Chiga, si constata già la prima, grande, promessa mancata. Il 4 ottobre, infatti, doveva decidersi della sorte del nuovo museo di Ugento, ma purtroppo ad oggi, nessuno ha notizie.

Quello che ci è dato sapere è solo che il museo è e continuerà a rimanere chiuso, in uno stato di totale abbandono.

una delle telecamere esterne del museo, asportata con la forza da ignoti

Una storia, quella del nuovo sistema museale di Ugento, piena zeppa di polemiche fin dal suo principio. Fu infatti proprio il sindaco uscente Massimo Lecci a decidere del destino del museo, spingendo per l’assegnazione dei beni alla società “Studio di consulenza archeologica” . La gara non mancò di provocare ardenti polemiche, con un capitolato che sembrava cucito magistralmente sulla società aggiudicataria.

Nonostante questo, le polemiche non si assopirono, vertendo sulla presunta irregolarità del DURC (DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA) della società di proprietà del Sig. Paolo Schiavano.

Proprio per questo ci furono diversi esposti e missive rivolte sia a politici che ai tecnici che curarono quella gara. La risposta fu elusiva e scarna di particolari: chi di dovere si difese dicendo che non era compito dell’amministrazione controllare il DURC dell’aggiudicatario. Infatti, in questi lunghi 10 anni, sono stati affidati a questa società lavori e contratti per Centinaia di migliaia di Euro, come è facile constatare sul sito del comune di Ugento.

https://www.comune.ugento.le.it/amministrazione/attivita/bandi-di-gara-e-contratti/item/studio-di-consulenza-archeologica

Oggi, dopo 10 anni, la situazione è sotto gli occhi di tutti. Beni per cui sono stati spesi milioni di euro lasciati marcire in uno stato di perenne abbandono e con un ulteriore beffa: la comunità, infatti, sta continuando a pagare le bollette e i conti che per contratto spettavano al gestore. Anche del canone di gestione che la società doveva versare al comune non è dato sapere nulla.

Le elezioni non sono ancora finite: Lisi annuncia nuove iniziative

Le elezioni del comune di Ugento non finiscono e continuano a tirarsi dietro nuove polemiche: pochi minuti fa, infatti, la lista “Uniti verso il Futuro” ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un comunicato che lascia presagire nuove iniziative, anche di carattere legale.

Il focus è sullo svolgimento delle fasi di voto e della loro correttezza. Alla luce dei 30 voti di scarto, con circa 150 voti giudicati nulli, si prevede infatti un riconteggio dei voti, ma non solo. La questione è anche morale e strettamente legale. Qualcuno contesta la correttezza di un voto che ha visto Massimo Lecci protagonista di un vorticoso via vai da tutti i seggi elettorali in fase di spoglio. In particolare nell’ultimo, quello che ha decretato la sua vittoria, nel quale si è, di fatto, sostituito ai rappresentanti di lista, contestando le schede in prima persona.

Un comportamento alquanto singolare, considerando il rispetto dovuto a tutti i cittadini, essendo il sindaco ancora in carica.

Forse anche per questo la richiesta di accesso agli atti avanzata da Giulio Lisi non è stata ancora evasa, evidenziando il solito modus operandi che ha caratterizzato l’intera azione politica di Lecci negli ultimi 20 anni. Eppure si tratta di una questione molto delicata, che coinvolge la vita democratica del nostro paese, meritevole di un rispetto che fino ad ora non si è percepito.

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