Novità per il museo di Ugento

Con la pubblicazione della determina n°639 del 2 settembre 2022 il Comune di Ugento ,mette ufficialmente la parole fine ad una questione che va avanti addirittura dal 2016, anno in cui è partita la procedura per l’affidamento in concessione dei beni museali e storici di Ugento.

Un provvedimento propedeutico alle prossime azioni che l’amministrazione vorrà intraprendere per la regolare riapertura del patrimonio storico ugentino, che a questo punto dovrà aspettare l’istituzione di un nuovo bando di gestione che potrebbe vedere i tempi dilatarsi ulteriormente. A un anno dalla promessa elettorale dell’attuale sindaco di Ugento, che insieme all’assessore Chiara Congedi si impegnarono in una soluzione che sarebbe dovuta arrivare nel giro di due settimane dalla loro elezione.

Oggi invece scopriamo che anche quest’estate l’offerta turistica del nostro paese ha fatto a meno del museo con la prospettiva di altre stagioni passate a museo chiuso. Perché se è vero che è certo che il museo sia chiuso, non è altrettanto certa la data, anche ipotetica, della sua riapertura, con l’amministrazione comunale che non accenna a voler parlare di questo argomento.

Intanto l’estate è ormai passata e il museo, come preannunciato più volte da questa testata, è rimasto chiuso.

Una determina che ripercorre tutta la storia del Museo Archeologico Salvatore Zecca, poi rinominato nuovo sistema archeologico:

Con Determinazione n. 492 del 20/06/2016 si avviava una Consultazione preliminare di mercato ai sensi dell’art. 66 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. finalizzata ad individuare, nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità e libera concorrenza, i soggetti da invitare successivamente a una eventuale procedura di affidamento a norma di legge;

con la stessa determinazione si approvava l’Avviso esplorativo per manifestazione di interesse per l’individuazione del concessionario di servizi relativi a beni culturali e museali;

con Determinazione n. 880 del 07/11/2019 veniva stabilito di affidare i servizi in oggetto mediante
procedura ristretta, ai sensi dell’art. 61 del D.lgs. 50/16, approvando la lettera di invito, il capitolato di
gara con relative dichiarazioni e il piano economico-finanziario, i quali prevedono il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

con determinazione n. 353 del 09/06/2020, a firma del Responsabile del Settore AAGG, all’esito
dell’espletamento della procedura, si disponeva l’aggiudicazione, ex art. 32 co. 5 D.lgs n. 50/2016, della gara avente ad oggetto la concessione dei servizi relativi a beni culturali e museali in favore della società Studio di Consulenza Archeologica, con sede in Ugento alla via Piave n. 21 –
subordinandone l’efficacia all’acquisizione di tutta la documentazione relativa alle verifiche di cui all’art. 32 co. 7 D.Lgs. n. 50/2016 e alla verifica del possesso dei requisiti richiesti dal bando;

con successiva determinazione n. 470 del 29/07/2020 si procedeva alla conferma dell’aggiudicazione ai sensi dell’art. 32 co. 7 D.lgs n. 50/2016;

con determina n. 472 di pari data, nelle more della stipula del contratto (stand still), si disponeva “ai
sensi dell’art. 32 comma 8 D.lgs n. 50/2016, l’affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto sotto riserva di legge”;

con nota prot. 13968 del 21.05.2021 si trasmetteva all’aggiudicatario lo schema di contratto di
affidamento del servizio di gestione dei beni museali;

nei giorni 07 giugno 2021 e 29 giugno 2021 si procedeva, in presenza dei Responsabili dei Settori Lavori Pubblici, Patrimonio e Urbanistica nonché del legale rappresentante della società concessionaria, ad esperire una ricognizione attraverso appositi sopralluoghi presso i beni oggetto di concessione;

con nota prot. 20167 del 23.07.2021 l’Ente invitava formalmente la società aggiudicataria alla stipula
del contratto di affidamento fissando la data del 28.07.2021 ore 10.30 presso la Casa Comunale;

con nota pec del 28.07.2021, acquisita al protocollo dell’Ente al n. 20448 del 28.07.2021, la società
aggiudicataria comunicava l’indisponibilità a presentarsi per la sottoscrizione del contratto in
considerazione di precedenti impegni assunti;

con nota prot. 20485 del 28.07.2021 l’Ente, prendendo atto dell’indisponibilità dell’aggiudicatario a
comparire per la data fissata, chiedeva a quest’ultimo di dare comunicazione della disponibilità alla
sottoscrizione del contratto;

con successiva nota prot. 21113 del 04.08.2021 l’Ente reiterava nuovamente l’invito alla sottoscrizione del contratto, chiedendo all’aggiudicatario di comunicare entro le ore 12.00 del 06.08.2021 la data e l’ora in cui sottoscrivere il contratto di affidamento;
CONSIDERATO CHE

i vari inviti e solleciti rivolti all’aggiudicatario e finalizzati alla stipula del contratto di affidamento sono rimasti privi di riscontro

in considerazione del silenzio serbato dall’aggiudicatario, con nota prot. 24984 del 24.09.2021 veniva
comunicato alla società Studio di Consulenza archeologica l’avvio del procedimento di revoca
dell’aggiudicazione e della successiva determinazione di affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto, con invito a presentare eventuali memorie nel termine di giorni 10 dal ricevimento della comunicazione;

nel termine assegnato, con nota prot. 25761 del 05/10/2021, lo Studio di Consulenza Archeologica
faceva pervenire le proprie osservazioni rimesse nella memoria procedimentale a firma dell’Avv.
Francesco Muscatello del foro di Bari;
RILEVATO CHE

i rilievi esposti nella predetta memoria non consentivano di superare le ragioni che imponevano al
Comune di disporre la revoca dell’aggiudicazione;

dall’esame dei verbali della Commissione di gara n. 1 relativo alla seduta del 7/05/2020, n. 2 relativo alla seduta del 22/05/2019 e n. 3 relativo alla seduta del 3/06/2020, recepiti con determinazione n. 470 del 29.07.2020, risultava che la ditta seconda in graduatoria era la società Orione s.r.l. con sede in Maglie alla via Roma n. 130 –
DATO ATTO CHE

con successiva determinazione n. 838 del 22/10/2021 si provvedeva a:

revocare l’aggiudicazione dei servizi relativi alla gestione dei beni culturali e museali dell’Ente disposta con determinazione n. 470 de1 29/07/2020 in favore del concorrente Studio di Consulenza
Archeologica, con sede in Ugento alla via Piave n. 21 – P. Iva 03974430757 e la conseguente
determinazione n. 472 del 29.07.2020 avente ad oggetto l’affidamento in via d’urgenza del servizio per l’esecuzione anticipata del contratto sotto riserva di legge;

aggiudicare, ai sensi dell’art. 32 comma 5 del d. lgs. n. 50/2016, i servizi relativi alla gestione dei beni
culturali e museali dell’Ente in favore del secondo concorrente collocatosi in graduatoria. società Orione s.r.l., con sede in Maglie alla via Roma n. 130 –

il provvedimento di revoca dell’affidamento e conseguente aggiudicazione al secondo in graduatoria
veniva comunicato alle parti con nota prot. 27631 del 25.10.2021;

in data 15.11.2021, nell’esercizio dell’autotutela esecutiva, veniva notificata ordinanza di sgombero al
fine di rientrare nel possesso dei beni detenuti dall’affidatario decaduto;

la determinazione n. 838/2021 è stata oggetto di impugnazione da parte dell’affidatario Studio di
Consulenza archeologica innanzi al Tar Puglia sez. Lecce che, con ordinanza n. 716 del 20.12.2021, resa in sede cautelare, rigettava la richiesta di sospensione dell’efficacia del provvedimento di revoca e dell’ordinanza di sgombero sul presupposto dell’insussistenza del fumus boni iuris;

con sentenza n°379 del 07.03.2022, divenuta definitiva in data 07.06.2022, il Tribunale Amministrativo
Regionale per la Puglia Lecce – Sezione Seconda – respingeva il ricorso in quanto infondato, facendo
salvi gli effetti della suddetta determinazione n°838 del 22.10.2021;

con nota prot. n. 0009176 del 30/03/2022, l’Ente, pertanto, invitava formalmente la Orione s.r.l.,
operatore classificatosi secondo nella procedura di gara, a voler comunicare una data utile per la
sottoscrizione del contratto, significando che l’eventuale perfezionamento del contratto doveva avvenire entro e non oltre l’11 aprile 2022;
PRESO ATTO CHE con nota prot. n. 0009302, acquisita al protocollo dell’ente in data 01.04.2022, la società Orione s.r.l. comunicava la propria mancanza di interesse alla sottoscrizione del relativo contratto, considerato “il lungo lasso di tempo decorso dalla partecipazione della gara in oggetto e tenuto conto dell’emergenza sanitaria che ha modificato quanto previsto nell’affidamento di concessione di gestione”;
CONSIDERATA la necessità, pertanto, di formalizzare la conclusione del procedimento di gara avviato con determinazione n. 880/2019 ed avente ad oggetto la concessione dei servizi relativi a beni culturali e museali di cui in premessa per indisponibilità alla sottoscrizione del relativo contratto anche del secondo concorrente collocatosi in graduatoria, la società Orione s.r.l., con sede in Maglie alla via Roma n. 130

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Ancora soldi per Palazzo Rovito. Riconosciuti debiti fuori bilancio

Oltre il danno la beffa si suol dire in questi casi. Palazzo Rovito chiuso ormai da tempo immemore, continua a essere al centro di spese e investimenti da parte del Comune di Ugento. Nell’ambito del “Restauro e nuovo allestimento quale Community Library di Palazzo Rovito nel centro storico di Ugento” per il quale sono stati, tra le altre cose, spesi 30 mila euro nell’acquisto di nuovi volumi per la biblioteca comunale, è stato anche adeguata l’infrastruttura informatica del palazzo, con l’acquisto di un access point a garantire il collegamento internet, indispensabile anche per il lavoro di digitalizzazione dei volumi per il quale si è reso indispensabile l’ultima spesa approvata come debito fuori bilancio dal consiglio comunale del Comune di Ugento.

VIRTUAL DATA CENTER, per l’immobile Palazzo Rovito, relative ai bimestri 3, 4, 5 e 6 del 2021:

  1. fattura n° 4222421800001013 del 12/04/2021 dell’importo complessivo di € 595,51;
  2. fattura n° 4222421800001709 del 10/06/2021 dell’importo complessivo di € 595,51;
  3. fattura n° 4222421800001933 del 11/08/2021 dell’importo complessivo di € 594,40;
  4. fattura n° 4222421800002581 del 11/10/2021 dell’importo complessivo di € 596,45;

Per un totale di € 2.381,87, IVA compresa.

In questa vicenda non è importante la cifra riconosciuto, di per sé ridicola nell’ordine di un bilancio comunale, quanto il fatto che, per l’ennesima volta, il comune si trova a spendere denari pubblici per un palazzo che continua a essere chiuso, rientrando nell’ambito della gestione dei beni archeologici, per cui come è ormai ben noto il museo di Ugento continua a rimanere chiuso.

Ma Palazzo Rovito e anche qualcosa di più rispetto al museo, perché ospita la biblioteca e perché dovrebbe essere dotato di infrastrutture che possono permettere di offrire finalmente qualcosa di moderno all’offerta culturale di questo paese.

Palazzo Rovito è un bene di tutti gli ugentini che purtroppo dal suo acquisto, avvenuto ormai più di vent’anni fa, non hanno mai potuto usufruirne, nonostante l’inaugurazione in poppa magna che vide la partecipazione di alte cariche istituzionali e religiose il 16 dicembre 2011, evento che fece da prova a quello ancor più importante del 29 marzo 2012, in cui vennero presentati i beni confiscati alla mafia e restituiti alla collettività di Ugento, con un passaggio informale anche nell’appena restaurato Palazzo Rovito.

Uno scatto del 29 marzo 2012, in cui si possono vedere tra l’altro Nicola Fratoianni, Saverio Congedo e Alfredo Mantovano, Vito Angiuli insieme a Massimo Lecci e Salvatore Chiga

 Dopo un lungo intervento di restauro conservativo, lo storico edificio nobiliare viene restituito alla cittadinanza, per diventare sede della Biblioteca e dell’Archivio Storico di Ugento, nonché luogo privilegiato e aggregante della vita civica e culturale urbana. Saluti: Avv. Massimo LECCI, Sindaco di Ugento; S.E. Mons. Vito ANGIULI, Vescovo della Diocesi di Ugento-S.M.di Leuca; Dott. Antonio GABELLONE, Presidente della Provincia di Lecce; Avv. Silvia PELLEGRINI, Dirigente Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia. INTERVENTI: Arch. Giovanna CACUDI, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brindisi, Lecce e Taranto; Arch. Luigi FRANZA, Progettista e Direttore dei Lavori dell’intervento; Dott. Valentino NICOLI’, Direttore Tecnico Nicolì srl. CONCLUDE: S.E. dott.ssa Giuliana PERROTTA, Prefetto della Provincia di Lecce. MODERA: Ing. Oronzo CALABRESE, Assessore ai Lavori Pubblici della Città di Ugento. Al termine seguirà il taglio del nastro e l’apertura al pubblico di Palazzo Rovito con la benedizione di Sua Eccellenza il Vescovo di Ugento Mons. Vito Angiuli.

Il comunicato stampa del 2011

Da Allora sono passati più di 10 anni e tra problemi strutturali e burocratici la biblioteca di Ugento è stata effettivamente aperta solo per pochi mesi. Ma perché allora non pensare a un Palazzo Rovito che possa vivere di vita propria fuori da sistema museale di Ugento?

Può un bene così importante per tutta la nostra comunità continuare a rimanere chiuso e rappresentare per di più una spesa per le casse comunali? Se questo è sentito come priorità, come spero lo sia, la soluzione migliore e più semplice sarebbe quella di dividere le gestioni di Palazzo Rovito e del museo, permettendo la riapertura immediata di questo importantissimo presidio culturale.

A questo si aggiunge lo strano fatto che, nonostante la sua ufficiale chiusura, questo palazzo risulti essere sede di un importante progetto che vede il Comune di Ugento impegnato in un finanziamento di 11 mila euro, destinati ad una cooperativa con sede a Racale, che ha svolto attività destinate ai minori con orari di apertura dal lunedì al venerdì.

Ma allora Palazzo Rovito è aperto o è chiuso?

31 mila euro pubblici per la gestione di 6 foto trappole fino a giugno 2024

Alcuni giorni fa sulla nostra pagina Facebook è apparso un video in cui si vedeva un uomo di mezza età che abbandonava diversi sacchi di spazzatura in una località di campagna. Con il nuovo sistema pagato dal comune di Ugento quel signore sarebbe stato beccato e multato con una sanzione di 600 euro che avrebbero contribuito a coprire le spese che il comune sostiene per la bonifica delle tante discariche abusive che continuano a formarsi nelle nostre campagne. O almeno questo è quello che speriamo tutti, perché in realtà molto probabilmente l’avrebbe comunque fatta franca e vi voglio spiegare il perché.

I motivi sono essenzialmente 2:

  • le multe giustamente elevate con questo sistema verranno incassate dalla provincia
  • esiste il serio rischio di vedere tutti i verbali annullati, essendo il sistema non conforme al GDPR

Ma partiamo dall’inizio e proviamo ad approfondire per bene l’argomento. Il comune di Ugento con la determina n°479 del 8 luglio 2022 ha deciso di affidare la gestione di parte delle fototrappole a sua disposizione, precisamente sei, ad una azienda di consulenza esterna, che provvederà a gestirle e stilare trimestralmente un report sui risultati. Per un servizio che in altri comuni viene gestito a costo 0 dalla polizia municipale il Comune di Ugento pagherà 31 446,72 euro iva compresa, concessi in affidamento diretto alla ditta Vitruvio Tech srl di Racale.

il servizio comprenderà:

· GESTIONE DATI: servizio di preconfigurazione, gestione delle immagini, elaborazione report trimestrale, elaborazione immagini e servizio social di diffusione dei risultati;
· DIFFUSIONE INFORMAZIONI ALLA CITTADINANZA: disponibilità ufficio comunicazione e grafica, elaborazione manifesti cartacei;
· INSTALLAZIONE: installazione foto trappole, ricarica e sostituzione batterie; riposizionamento foto trappole; posizionamento di adeguata segnaletica; fornitura SIM con canone compreso, configurazione cloud;
· ASSISTENZA: servizio di teleassistenza e assistenza tecnica telefonica, supporto all’allocazione nel Pef Arera dei costi di servizio, business plane a consuntivo periodico, gestione geo-localizzazione foto trappole condivisa con gli uffici;
· FORNITURA GRATUITA FOTOTRAPPOLE SOSTITUTIVE: fornitura di fototrappole sostitutive in caso di furto o danneggiamento che al termine della convenzione rimarranno di proprietà del comune.

Fa specie segnalare come verrà pagato anche il servizio di diffusione dei dati sui social di una ditta privata perché, come è noto, il Comune di Ugento è sprovvisto di pagine ufficiali di comunicazione istituzionale.

Ma cos’è una fototrappola e come funziona? Si tratta in pratica di una piccola telecamera che può scattare foto o registrare video auto avviandosi grazie all’uso di una fotocellula che segnala il movimento nei suoi pressi. Usate inizialmente per l’avvistamento e il monitoraggio della fauna selvatica, sono ora utilizzate anche nel contrasto dell’odioso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.

Il loro utilizzo è basilare, con la presenza di una scheda di memoria e un bottone per l’accensione dell’apparato. Dotate di batterie più o meno resistenti, vengono installate tramite l’utilizzo di corde o ganci ad alberi, impianti di illuminazione o pali stradali.

La loro manutenzione è altrettanto semplice e basilare, con un operatore che è chiamato periodicamente alla sostituzione della batteria e a prelevare la scheda di memoria su cui sono stati immagazzinati i dati catturati dalla fotocamera.

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Abbiamo per questo cercato di capire di più su questa azienda che così a caro prezzo sta mettendo a disposizione questi servizi. Dopo aver dato un occhiata al loro sito https://www.vitruviosrl.com abbiamo appreso che la società ha due proprietari, uno dei quali è Francesco Causo, già coinvolto nell’iter dell’appalto dei rifiuti di Ugento e per il quale siamo finiti sul portale di confindustria cisambiente dal quale riportiamo:

Francesco Causo è il Presidente Area Rapporti Con Arera e Tariffe appalti

E’ socio amministratore di Vitruvio snc, società di ingegneri prima in Italia per numero di progetti di raccolta differenziata per enti pubblici e soggetti privati, operante nella progettazione e gestione di impiantistica, risanamenti, lavori e servizi nel settore ambientale, principalmente nel campo dei rifiuti solidi urbani. E’ co-founder della start up Storming Srl, società di ingegneria che fonde l’esperienza di Vitruvio snc con quella di altre eccellenze dell’ ingegneria gestionale e ambientale allo scopo di fornire: alla pubblica amministrazione il supporto necessario per l’affidamento e la tariffazione di servizi pubblici locali e pianificare interventi di eco sostenibilità agli operatori privati servizi di ingegneria e consulenza che mirano all’incremento di valore delle gestioni e degli investimenti nel settore ambientale, allo sviluppo delle attività di gestione rifiuti nei mercati comunitari più redditivi e penetrabili. Da aprile 1999  svolge la libera professione di ingegnere nel settore ambientale e della consulenza alle aziende per l’ottimizzazione della gestione dei servizi pubblici ambientali. E’ stato dirigente e responsabile degli uffici tecnici di Comuni, Unione dei Comuni e Ambiti Territoriali per la gestione dei rifiuti. Dal 2006 al 2015 è stato impegnato come amministratore delegato e poi direttore generale di Copertino Multiservizi Spa, società pubblica per la gestione dei rifiuti e di servizi strumentali alla pubblica amministrazione. Nato a Tricase (Le) il 02 dicembre 1973, si è laureato a pieni voti in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio presso l’Università Politecnica delle Marche nel marzo 1999 con tesi in materia di “Ingegneria Sanitaria ed Ambientale”.

fonte: https://www.cisambiente.it/membri/francesco-causo/

Sempre guardando il sito dell’azienda si può apprendere come Ceo di Vitruvio Tech è anche Massimiliano Nenni, eletto nelle file dell’opposizione nel secondo mandato di Donato Metallo con 171 voti. I due ceo guidano un’azienda che sembra procedere a gonfie vele con contratti attivi in diversi comuni di tutta la penisola.

Abbiamo voluto capire perché altri comuni hanno deciso di gestire la questione in maniera diversa, imbattendoci nell’esempio di Salve, che a differenza di Ugento ha deciso di affidare la gestione dell’intero servizio al corpo di polizia municipale, che conta di 5 effettivi nel periodo estivo portati a 3 in quello invernale. Questa decisione nasce dal fatto che i proventi delle sanzioni in campo ambientale spettano alla Provincia e non direttamente al Comune, che in mancanza di una specifica convenzione e/o regolamento si deve far carico solo degli oneri derivanti dalla contestazione fattiva dell’eventuale illecito, con una perdita netta per le casse comunali.

In queste condizioni, quindi, il comune di Ugento si trova a tirar fuori 32 mila euro che mai verranno coperti dall’eventuali introiti delle sanzioni, che qualora non vengano contestate, verranno interamente incassate dall’ente provinciale.

È anche essenziale specificare “qualora non vengano contestate” per via di diversi fattori legislativi, il più importante dei quali sembra essere quello legato alla gestione dei dati secondo la normativa vigente su GDPR. Le registrazioni delle fototrappole, infatti, vengono classificate come dati altamente sensibili e per questo dovrebbero essere trattate secondo un procedimento normato dalla legge, che prevede la presenza di un più figure ufficialmente incaricate quali il Responsabile e il Data Protection Officer (DPO). Vediamo quindi le loro caratteristiche, i diritti e le responsabilità dei soggetti che sono presi in considerazione dal regolamento.

Il GDPR nasce con l’obiettivo di tutelare i dati personali delle persone fisiche che nel Regolamento vengono definite “Interessati del trattamento”.

Il Regolamento conferisce agli Interessati una serie di diritti e garanzie, alcuni dei quali sono stati mantenuti dalla precedente normativa, mentre altri sono stati introdotti ex novo.

I nuovi diritti e le garanzie introdotte dal GDPR sono:

  • il diritto ad essere informati. La persona a cui i dati si riferiscono ha cioè il diritto di sapere in modo chiaro e trasparente chi e come tratta i suoi dati personali;
  • il diritto di accedere ai propri dati personali. L’Interessato può quindi riconoscere in ogni momento quali sono i dati personali trattati dal Titolare, per quali finalità e altre informazioni relative;
  • il diritto alla rettifica, ovvero l’Interessato può chiedere modifiche ai propri dati personali qualora ritenga che non siano accurati o aggiornati;
  • il diritto di revoca, in qualsiasi momento il consenso precedentemente concesso;
  • il diritto di opporsi al trattamento, totalmente o parzialmente (per alcuni specifici tipi o finalità di trattamento);
  • il diritto alla cancellazione;
  • il diritto all’oblio. Il diritto di cancellare informazioni rese pubbliche in passato ma per le quali è venuto meno l’interesse iniziale alla diffusione;
  • il diritto alla portabilità dei dati, che conferisce all’Interessato la possibilità di ricevere i propri dati personali o chiederne il trasferimento tra un Titolare e l’altro.

Sembra chiaro che l’affidamento ad una ditta esterna della gestione di questi dati possa prefigurare una violazione del suddetto regolamento, mettendo a serio rischio la regolarità della documentazione prodotta dalle fototrappole e in più sottoponendo l’ente comunale al rischio di contro querela da parte dei sanzionati, che vedrebbero lesi i loro diritti riguardanti l’uso della propria immagine.

Un esempio di immagine catturata da una fototrappola

Ci sembra altresì chiaro che debba esistere una garanzia contrattuale sull’utilizzo di queste immagini da parte di una società privata, che non essendo un’agenzia investigativa autorizzata dalla prefettura, non avrebbe i titoli per poter prendere visione delle immagini stesse che dovrebbero, per questo, essere consegnate in formato garantito e non consultabile direttamente al responsabile del trattamento dati del Comune di Ugento, che in questo momento risulta essere il segretario generale Dott.ssa Landolfo.

Una questione spinosa e delicata, che sarebbe potuta essere risolta semplicemente optando per la soluzione in-house, che avrebbe comportato oltre che un gran risparmio per le casse comunali, anche la soppressione di molti dei rischi dovuti alla gestione dei dati.

Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte ad una forzatura fattiva messa in atto solo per poter affidare un servizio ad una società di consulenza esterna, questa volta come tante altre, con base a Racale. Come si suol dire, oltre il danno la beffa.

Sindaco e minoranza: botta e risposta

Questa volta non si è fatta aspettare la risposta del sindaco di Ugento alla nota pubblicata ieri da parte della minoranza guidata da Giulio Lisi.

A dimostrazione di come le risposte possano arrivare a stretto giro e a mezzo del tanto vituperato Facebook (ma allora servono i social?!?).

Dalla sua pagina Facebook il Sindaco controbatte a quanto sollevato dalla minoranza scaricando le responsabilità di quanto avvenuto sulla protezione civile e sui vigili urbani. Pubblichiamo per correttezza il testo intero riportando il post originale.

L’iniziativa oggetto di interesse da parte del gruppo consiliare di minoranza “Uniti verso il futuro” e denominata “Alla scoperta del Salento con “Il Giro dei Venti”, conclusasi nella giornata di ieri, nasceva quale competizione amatoriale internazionale finalizzata alla promozione turistica del territorio, nonché sportiva, attraverso lo svolgimento di una gara ciclistica svoltasi tra il 27 Giugno ed il primo luglio 2022 veleggiata con imbarcazioni da diporto.

In sinergia con altri enti locali, la diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, l’Università del Salento, gli Istituti Superiori quali il Liceo Scientifico Banzi Bazoli di Lecce, il De Pace di Lecce, il Don Tonino Bello di Tricase, il Vespucci di Gallipoli, il Morvillo Falcone di Brindisi, l’istituto Tecnologico Enrico Fermi di Lecce, l’associazione di promozione sportiva ACSI e la Lega Navale, si rendeva possibile far godere a tutti i concorrenti provenienti da più parti, le suggestive bellezze storico – naturalistiche del territorio unitamente ad una traversata tra le acque del Mar Ionio ed Adriatico per raggiungere l’isola di Korfù in Grecia anche con la prospettiva futura di un possibile gemellaggio.

Come corollario all’iniziativa medesima, si prevedeva l’allestimento, nei pressi del Santuario di Santa Maria di Leuca di un villaggio quale punto di attrazione promozionale anche di tutti i comuni partecipanti attraverso la predisposizione di uno stand dedicato.

Proprio per la portata sovra comunale ed internazionale della manifestazione in argomento, la Giunta Comunale riteneva necessario concorrere alla realizzazione dell’ambizioso progetto attraverso la concessione del patrocinio ed il riconoscimento del contributo economico richiesto pari ad euro 10.000,00.

L’iniziativa ha avuto un ritorno mediatico molto significativo, con notizie rese note da riviste specializzate ciclo – velistiche, riprese anche da numerosi emittenti televisive regionale e nazionali.

Per quanto concerne gli aspetti organizzativi afferenti il transito dei ciclisti da Ugento, si evidenzia che, con apposita ordinanza sindacale, era stato attivato il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile con il compito di assicurare il corretto svolgimento dell’iniziativa a tutela della pubblica e privata incolumità e non certo con l’intento di creare disagi alla popolazione che, qualora verificatasi, non abbiamo alcuna difficoltà a chiedere scusa.

Questo però, non può comportare la criminalizzazione di un evento a cui Ugento, quale seconda città turistica della Puglia, non poteva non prendervi parte.

La risposta dell’opposizione non si è fatta attendere, sottolineando come il responsabile del Centro Operativo Comunale sia proprio il sindaco stesso e rilanciando il commento di un comune turista.

BUONGIORNO CONCITTADINI,

IN QUESTA CALDA DOMENICA DI LUGLIO ABBIAMO FATTO COLAZIONE LEGGENDO UN LUNGHISSIMO POST DEL NOSTRO CARO SINDACO, INTITOLATO “COMUNICATO STAMPA”, IN RISPOSTA ALLE NOSTRE PERPLESSITA’ SULLA MANIFESTAZIONE CICLISTICA CHE HA INTERESSATO VENERDI’ IL NOSTRO PAESE.

CITIAMO: “CON APPOSITA ORDINANZA SINDACALE, ERA STATO ATTIVATO IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CON IL COMPITO DI ASSICURARE IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELL’INIZIATIVA A TUTELA DELLA PUBBLICA E PRIVATA INCOLUMITA’ “ CHI E’ L’AUTORITA’ MASSIMA DI PROTEZIONE CIVILE IN UN COMUNE? IL SINDACO. CHI PRESIEDE IL COC? IL SINDACO.

COME AL SOLITO CAMBIA IL LUPO MA IL VIZIO RIMANE!

EBBENE SI’ PERCHE’ SCARICARE LE RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE AZIONI SU TERZI È UN VECCHIO GIOCO ORMAI CONOSCIUTO E CHE FORSE HA ANCHE UN PO’ STANCATO!

ERA COMPITO DEL PRIMO CITTADINO, QUELLO DI COMUNICARE ALLA POPOLAZIONE L’INTERRUZIONE DEL TRAFFICO, IN DETERMINATE FASCE ORARIE.

VI CHIEDIAMO CARI CITTADINI, COME QUESTA MATTINA IL SINDACO SI È SCOMODATO A SCRIVERE UNA PAPPARDELLA GIUSTIFICATIVA, POTEVA FORSE SCOMODARSI PER SCRIVERE UN MESSAGGIO PUBBLICO CHE CHIAMA “COMUNICATO STAMPA” PER AVVISARE LA POPOLAZIONE DEL DISAGIO AL QUALE SAREBBE STATA SOTTOPOSTA IL GIORNO 1° LUGLIO 2022?

FORSE NON È IMPORTANTE LA VOSTRA VITA QUOTIDIANA COSI’ QUANTO LA SUA FACCIA!

COME PUO’ UN PRIMO CITTADINO DIRE “QUALORA SI FOSSERO VERIFICATI DISAGI” DOVE VIVI SINDACO? COME FAI A NON SAPERE CHE CI SONO STATI DISAGI E LITIGI LUNGO IL PERCORSO? QUALE PAESE AMMINISTRI?

VENIAMO AI 10. 000 EURO.

A QUESTO PUNTO RISPONDEREMO METTENDO UNA FOTO DEL COMMENTO LASCIATO DA UN TURISTA SOTTO IL POST DEL CARO PRIMO CITTADINO, NON SIAMO NOI A PARLARE, NON SONO I CONCITTADINI MA I TURISTI!

QUESTO ABBIAMO CHIESTO, PERCHE’ NON UTILIZZARE LE SOMME DELLA TASSA DI SOGGIORNO PER MIGLIORARE IN PRIMIS L’OFFERTA TERRITORIALE TURISTICA?

PRIMA DI FARE PUBBLICITA’ INTERNAZIONALE, DOVREMMO SISTEMARE IL NOSTRO PAESE PER I CITTADINI CHE CI ABITANO E POI PER I TURISTI, NON SI INVITANO OSPITI IN UNA CASA SPORCA E SENZA SEDIE!

BUONA DOMENICA A TUTTI!

Giro dei venti e i sudditi di Ugento, un disastro denunciato anche dalla minoranza

Ci sono le manifestazioni organizzate bene e poi c’è il Comune di Ugento, dove sembra impossibile poter organizzare qualcosa senza provocare disagi e malcontenti.

Il problema maggiore sembra essere il rapporto che l’amministrazione di Ugento ha instaurato con i cittadini fin dal primo atto. Sembra chiaro che a Ugento non esistano cittadini, quanto più sudditi.

Citando Scuola.net, uno dei portali maggiormente usati dai ragazzi delle superiori italiani (sottolineando ragazzi delle superiori):

Cittadino e suddito

Cittadino è il civis, colui che partecipa della vita pubblica della comunità. Come tale il cittadino è titolare di diritti e soggetto delle decisioni; il suo contrario è il suddito, colui che delle decisioni è solo oggetto.
Cittadinanza è la condizione giuridica di chi (il cittadino) appartiene ad un determinato Stato; più propriamente è l’insieme dei diritti (e relativi obblighi) che l’ordinamento giuridico riconosce al cittadino.

Esistono fondamentalmente due criteri diversi per attribuire la cittadinanza:
1) diventa cittadino chi è figlio di cittadini (ius sanguinis, diritto di sangue);
2) diventa cittadino chi nasce nel territorio dello Stato (ius soli, diritto del luogo). La maggior parte degli stati europei, fra cui l’Italia, adotta lo ius sanguinis; la Francia adotta lo ius soli.
Le persone che non hanno la cittadinanza di uno stato sono stranieri se hanno quella di un altro stato, apolidi se, invece, non hanno alcuna cittadinanza.
L’insieme dei cittadini di uno stato costituisce il suo popolo.
È detto invece popolazione l’insieme delle persone che risiedono sul territorio di uno stato (i suoi abitanti), a prescindere dal fatto che siano suoi cittadini. La popolazione, dunque, differisce dal popolo in quanto, da un lato, comprende anche gli stranieri e gli apolidi che risiedono sul territorio dello stato mentre, dall’altro, non comprende i cittadini residenti all’estero. La divergenza tra popolo e popolazione è accentuata negli stati interessati da un forte flusso migratorio, in entrata o in uscita.
Nel momento in cui lo stato riconosce al suddito diritti civili e politici, questo diventa un cittadino. Anche in uno stato che riconosce tali diritti possono tuttavia esserci semplici sudditi, soggetti alla sovranità dello stato ma privi dei diritti di cittadinanza: questo avveniva, ad esempio, per le popolazione indigene dei possedimenti di tipo coloniale, anche se, in qualche caso, venivano loro attribuiti alcuni diritti seppur limitati rispetto a quelli riconosciuti ai cittadini veri e propri (la cosiddetta piccola cittadinanza).
Attualmente il termine suddito è ancora largamente utilizzato nel diritto internazionale dove la cittadinanza non ha lo stesso rilievo dei diritti interni. Viene inoltre usato polemicamente per sottolineare situazioni, per lo più di fatto, nelle quali il cittadino non dispone di adeguati diritti nei confronti dello stato. Infine va osservato che nelle monarchie, anche costituzionali e parlamentari, è tradizione riferirsi ai cittadini come sudditi senza per questo implicare l’assenza di diritti civili e politici.

Non è allora una mera provocazione constatare come gli ugentini godano dei medesimi diritti delle popolazioni indigene deportate dalle navi negriere nelle coltivazioni di zucchero dell’appena scoperto Sud America. Una lezione di storia che sembra quanto mai attuale, in un paese che continua a subire un deficit democratico incarnato da un amministrazione arroccata sulle proprie posizioni e che sembra non aver intenzione di rispondere alle istanze che provengono dalla società civile.

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Lampante esempio di quanto detto è stata la manifestazione “Il Giro dei Venti”, costata ai sudditi ugentini ben 10 mila euro, devoluti alla società S.I.S.MI srl con sede legale in Milano e rappresentata dal Cav. Sergio Filograna. Un disastro organizzativo denunciato anche dalla minoranza di Ugento, che con un post su Facebook ha voluto rappresentare le tantissime lamentele giunte anche a questa redazione nelle ore scorse.

IL GIRO DEI VENTI…. O IL GIRO DI….

IN MOLTI SI SONO CHIESTI PERCHE’ IERI, 01/07/2022, IL PAESE IMPROVVISAMENTE SI E’ PARALIZZATO.

Si chiama “il giro dei venti” ed è una gara ciclistica e velistica che ha transitato ieri in parte del nostro territorio!

Non sarebbe stato un problema se non fosse che l’ente comunale non si è preoccupato minimamente di avvisare la popolazione dell’interruzione traffico prevista per quelle ore sulla tratta interessata, il risultato è stato quello di avere per varie ore parte del paese paralizzato, la circolazione congestionata, auto, mezzi da lavoro, mezzi di soccorso si sono ritrovati imbottigliati in un traffico assurdo e per di più senza alcuna viabilità alternativa, congestione che ha interessato gli stesi dipendenti comunali.

Non sono mancati momenti di tensione tra gli automobilisti e gli operatori di polizia locale.

Numerosi i disappunti delle aziende, costrette a dover rimandare le commesse, completamente ignare della competizione.

Per avere parte del paese paralizzato cari concittadini ABBIAMO PAGATO!

EBBENE SI’, TUTTO CIO’ CI È COSTATO BEN 10.000 EURO.

E questi 10.000 euro provengono dai soldi della TASSA DI SOGGIORNO!

Secondo la giunta l’evento era finalizzato ad incentivare qualunque intervento teso a rendere più vivibile, accogliente ed ospitale il territorio comunale fruibile dal turista.

VIVIBILE, ACCOGLIENTE ED OSPITALE. Qualcuno dovrebbe spiegare ai nostri amministratori il significato di queste parole. L’opposto di quello che ieri hanno vissuto ieri ugentini e turisti.

Ci si chiede questi 10.000 euro potevano essere investiti meglio?

È l’ennesimo esempio di SPERPERO DI DENARO PUBBLICO, e noi cittadini ringraziamo il Sindaco Chiga per questo costoso regalo estivo! Tanti soldi per poco più di un’ora di gara, di passaggio.

E noi aggiungiamo un’altra domanda, non si potevano investire questi 10.000, (visto che di sport si tratta) per finanziare manifestazioni sportive che da anni portano avanti il nome di Ugento e hanno una risonanza turistica ben maggiore nel nostro territorio o investirli in strutture sportive nelle marine?

Ma oltre il danno, naturalmente, non può che presentarsi anche la beffa. I sudditi di Ugento hanno infatti pagato anche per poter pubblicizzare le proprie eccellenze nello stand affittato a Leuca nell’ambito della medesima manifestazione e presidiato dai responsabili della Pro Loco Beach di Gemini. Peccato che nessun imprenditore di Ugento abbia saputo per tempo di questa possibilità, con lo stand di Ugento che è risultato essere l’unico a non essere sponsorizzato, così come dimostrato dal video.

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Parte dell’opposizione all’attacco: che fine hanno fatto le piste ciclabili?

Appena apparso sulla pagina Facebook Uniti Verso il Futuro – con Giulio Lisi Sindaco un video che intende ancora una volt denunciare lo stato di abbandono in cui versano le tanto vituperate piste ciclabili di Ugento.

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il video apparso sulla pagina di Uniti verso il futuro

Una questione che sta cominciando ad assumere i caratteri della pantomima. In questo momento infatti, come denunciato anche dal post del gruppo consigliare guidato da Giulio Lisi, il Comune di Ugento sta iniziando a liquidare gli importi a titoli di risarcimento di tutti coloro che lo hanno citato per i danno subiti a causa delle piste.

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La spazzatura inizia a puzzare. La situazione a Ugento

Anche oggi 7 giugno 2022 la frazione secca non riciclabile non verrà ritirata a Ugento. Una situazione che perdura da quasi due settimane, con i cittadini che iniziano ad accusare i primi disagi.

Quel che più salta all’occhio è comunque la mancanza di comunicazione da parte degli organi interessati in questa faccenda: nessuna comunicazione da parte di Ecotecnica che gestisce il ritiro, nessuna comunicazione da parte del Comune di Ugento, nessuna comunicazione della Regione Puglia circa il destino della discarica di Burgesi, colma ormai da settimane.

Abbiamo per questo provato a chiamare il numero verde messo a disposizione da Ecotecnica dove l’operatrice ci ha comunicato, con estrema gentilezza, che purtroppo la raccolta rimane sospesa per i problemi dovuti a Burgesi.

L’operatrice ci ha anche assicurato che la comunicazione in tal senso è stata effettuata, anche se controllando sulle pagine social di Ecotecnica Ugento, non si legge alcun post o comunicazione in merito. L’operatrice parla anche di una non precisata ordinanza, che però noi non abbiamo ancora avuto modo di leggere.

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