Report Covid della vigilia: peggiora la situazione di Ugento

Arriva il Natale e quest’anno porta con sé il ritorno dell’incubo chiusure dovuto all’espandersi del virus anche in Italia, complice la variante Omicron arrivata ormai ad un terzo dei casi nel nostro paese.

A Ugento il report covid parla di un sensibile aumento dei casi con 33 positivi e un tasso di positività su 1000 abitanti di 2.7, che collocano Ugento tra i paesi con il maggior rischio.

Il  numero dei casi attuali in provincia passa da 1.211 a 2.085, pari a 2,6 ogni mille abitanti.

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SOS luci. Il borgo non brilla a pieno.

SOS luci. Il borgo non brilla a pieno poiché sembrano funzionare a singhiozzo le luci di arredo urbano nel borgo di Ugento.

Il Comune di Ugento con la determina N°. 1099 Registro Generale del 17/12/2021 N°. 135 Registro del Settore del 17/12/2021, metteva subito a disposizione la somma di i € 8.115,88, complessive di fornitura e montaggio delle luci.

DETERMINA

DI AFFIDARE:
• la fornitura di catene luminose con lampade a LED alla ditta FENIX Italia s.r.l. come da ordine diretto on-line dal mercato elettronico della pubblica amministrazione MEPA per: fornitura di catene luminose con lampade a LED;
• l’installazione di catene luminose con lampade a LED alla ditta COLETTA Graziano – Impianti elettrici, come da preventivo agli atti;

DI IMPEGNARE la spesa di € 4.699,88 IVA inclusa, in favore della ditta FENIX Italia e di € 3.416,00 IVA inclusa, in favore della ditta COLETTA Graziano, sul Piano Integrato dei Conti 2.02.01.04.002 Miss. 14 Pr. 02 “Impianti” (ex cap. 2570, art. 9) del bilancio 2021, a trasformazione parziale della prenotazione di spesa n. 112/2020 – esercizio 2021, assunta con determina n. 1002 del 16/12/2020, così come riclassificata per l’importo complessivo di € 8.115,88 nella imputazione contabile, giusto determina dirigenziale n. 1082 del 15/12/2021;

Le luci sono state montate molto prima di natale e hanno lo scopo di valorizzare il nostro borgo. Sono intese nella delibera come “interventi di arredo urbano”.

Luci led che strizzano l’occhio al pianeta e mettono in risalto alcune zone storiche della nostra Ugento che sono state preservate per mantenere forte la nostra storia.

Dopo qualche mese dalla loro installazione però sembrano non essere tutte funzionanti, come si evince dal video.

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Le riprese sono del 22 dicembre, in occasione dell’evento in Piazza San Vincenzo.

Un vero peccato che proprio nel periodo natalizio alcune luci abbiano smesso di funzionare.

Proprio nel periodo in cui tutte le case si riempiono di luci e colori, proprio il borgo non è vestito a festa o meglio, è vestito ma con qualche scucitura.

Naturalmente nulla di preoccupante ma ci sembrava doveroso segnalare affinché si possa provvedere alla sostituzione delle luci malfunzionanti.

Per chi volesse approfondire alleghiamo la determina del 17/12/2021.

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Non c’è pace per l’albero di Natale a Gemini

Ancora problemi per l’albero di Natale di Gemini. Dopo la rovinosa caduta che ha decretato la fine del vero albero allestito dall’associazione Culturale Gemini, la speranza era rinata grazie all’intervento di un gruppo di volontari che armati di buona volontà si erano attivati per realizzare un albero luminoso.

Una storia che sembrava a lieto fine, se non fosse che non si era considerato un problema, sembra, non di poco conto: l’attacco alla rete elettrica.

Si perchè il problema ora sembra essere questo.

Speriamo si possa risolvere presto per far si che gli sforzi dei volontari non siano stati vani.

Tar e museo: l’amministrazione vince il primo tempo

E’ arrivato ieri il comunicato stampa dell’amministrazione comunale di Ugento, che commenta il primo pronunciamento del Tar di Lecce che si doveva pronunciare sulla lunga querelle tra il Comune di Ugento e il gestore del museo di Ugento.

Come sottolineato nel comunicato, il Tar accoglie le indicazioni fornite dall’avvocato Marco Lancieri, rinviando la decisione definitiva al prossimo 16 febbraio

Nello specifico l’amministrazione spiega tecnicamente come la situazione sia figlia di una illegittima pretesa da parte del concessionario del museo di Ugento, motivo per cui sarebbe legittima la revoca della concessione, passata poi alla seconda classificata Orione srl, come già spiegato nei precedenti articoli.

L’amministrazione comunale vince dunque il primo tempo, anche se non tutti i giochi sono fatti: il 16 febbraio il Tar potrebbe anche ribaltare la situazione, concedendo la sospensiva al gestore e congelando, di fatto, per altri lunghi mesi i beni del sistema museale di Ugento.

IL COMUNICATO STAMPA DELL’AMMINISTRAZIONE

E’ legittima la revoca, disposta dal Comune di Ugento, dell’aggiudicazione della concessione per la gestione dei beni museali allo Studio di Consulenza Archeologica, ex concessionario uscente.
Con Ordinanza n. 716 del 20 dicembre scorso, il TAR di Lecce ha messo un importante punto sulla vicenda, respingendo il ricorso con cui l’ex concessionario aveva impugnato la revoca della propria aggiudicazione, dopo che si era rifiutato di stipulare il nuovo contratto se non si fosse preventivamente proceduto ad una sua rinegoziazione.
Ad avviso della società, il presunto ritardo del Comune nel provvedere alla stipula e l’esigenza di disporre un apposito piano di misure anti covid per la fruizione del sistema museale avrebbero stravolto a un punto tale l’originario piano economico finanzario da imporre un suo riequilibrio a favore dell’aggiudicatario prima della stipula.
La società in questione eccepiva, altresì, che la pretesa del Comune di imporre comunque la firma del contratto alle originarie condizioni, denotasse un comportamento scorretto e in mala fede dell’amministrazione.
Il Comune, difeso in giudizio dall’avv. Marco Lancieri, ha invece sostenuto che non vi fosse alcuno stravolgimento delle condizioni di gara, che anzi il ritardo aveva preservato gli interessi dell’aggiudicatario, dal momento che per lungo tempo i beni culturali sono rimasti chiusi al pubblico per i provvedimenti del Governo sull’emergenza sanitaria, e che nel frattempo, con la sola eccezione del Museo Colosso, tutti gli altri beni museali erano ormai fruibili.
In ogni caso, ove pure si fosse reso necessario il riequilibrio, ciò si sarebbe potuto fare solo in corso di contratto e non prima ancora che lo stesso fosse firmato dalla società.
In accoglimento delle tesi del Comune, Il TAR Lecce ha ritenuto, in particolare, che il meccanismo di revisione del piano economico-finanziario, per come previsto dall’art. 165, comma 6, del D. Lgs. n. 50/2016, presuppone l’intervenuta costituzione del rapporto concessorio, sicché detta norma disciplina eventi che si verificano nel corso del predetto rapporto e non prima del suo inizio, come invece sostenuto dalla ricorrente.
Inoltre, il TAR ha rilevato che la temporanea indisponibilità di alcuni degli immobili oggetto di concessione era già nota alla ricorrente al tempo in cui essa ha formulato la propria offerta e che quindi rispetto a tale momento l’attuale situazione è per giunta migliorativa, atteso che tutti i beni sono ora disponibili tranne il museo Colosso.
Il TAR ha quindi giudicato pienamente legittima la revoca dell’aggiudicazione, ritenendo immotivato il rifiuto alla stipula opposto dalla Società.
L’udienza conclusiva si terrà il 16 febbraio del prossimo anno.

La storia dei Falchi perde un altro simbolo: ciao Biagio

La notizia della scomparsa di Biagio Congedi è arrivata nella serata di ieri, dolorosa, inaspettata.

Impossibile per un ugentino non conoscere Biagio: da sempre impegnato per il territorio, per molti anni in prima fila nella Protezione Civile e poi attento sostenitore e promotore dello sport, tutto lo sport, nel senso più inclusivo del termine.

Il suo nome resta indissolubilmente legato ai Falchi Ugento che con Tonino Cavalera in panchina conquistarono la serie B1. Biagio faceva parte del direttivo della squadra e si occupava (tra le altre cose) delle dirette streaming. I Falchi furono i primi ad intuire le potenzialità dei social network che in quegli anni stavano iniziando a diventare popolari e proprio su quei social Biagio si era organizzato per trasmettere le partite, soprattutto in trasferta.

Arrivava prima di tutti, in palestre buie e spesso gelide in pieno inverno, oppure già brulicanti di tifosi avversari (a Alessano, Leverano e Pulsano ancora riecheggiano i cori di quelle sfide epiche) e sistemava la sua postazione con pc, telecamera e chiavetta. Affiancato dall’amico di mille colorite telecronache Martino Carluccio, lo spettacolo poteva cominciare.

Biagio non si è mai fatto fermare dalla sua malattia. Anzi, probabilmente era diventata un motivo per vivere la vita con uno sprint in più, una ragione per non smettere di sorridere e di progettare nuove sfide. Anche nei momenti più bui e debilitanti, non faceva che ripetere “quando starò meglio faremo….andremo…..”. Perché lui sapeva che prima o poi sarebbe stato meglio e l’ennesima sfida, l’ennesimo problema, l’ennesima complicazione sarebbero stati un’esperienza lasciata alle spalle.

Fino a ieri sera, quando il suo sorriso bonario si è spento. Ci mancheranno le sue battute improvvise e caustiche, ci mancherà la sua voglia di organizzare, il suo non tirarsi mai indietro, la sua urgenza di costruire, realizzare, sempre con lo sguardo al futuro. L’amore per l’Inter, la pallavolo, gli animali, c’era sempre qualcosa di cui parlare, su cui scherzare, qualcosa da condividere. E di strada, con Biagio, ne abbiamo condivisa tanta. Abbracciamo forte la moglie Giovanna, il suo angelo che gli è sempre stata accanto in tutto questo faticoso percorso.

Dopo Lallo, il PalaOzan perde un altro pezzo fondamentale della sua gloriosa storia. Ugento perde un’anima buona che ha fatto tanto per questo paese. Ciao Biagio, ci mancherai immensamente.

Un nuovo allarme covid a Ugento

Una situazione già certificata dall’ultimo report del 17 dicembre scorso quella di Ugento, dove il virus torna a mordere, con 20 positivi e un tasso di positività su 1000 abitanti di 1.6

Sono di queste ore infatti le notizie dei tamponamenti al quale sono state sottoposte intere classi della scuola media di Gemini, con la probabilità di tornare in DAD che si fa ogni giorno più alta, dopo le decisioni di alcuni paesi come Melissano e Lequile che hanno optato per soluzioni più drastiche, preferirendo chiudere intere scuole.

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Massimo Lecci candidato alle politiche?

Si fanno sempre più insistenti i rumors che vedrebbero Massimo Lecci candidarsi alle prossime elezioni politiche, forte del grande sponsor rappresentato da Loredana Capone, presidente del consiglio regionale della Puglia e madrina politica del consigliere di maggioranza Scorrano.

Una situazione davvero intricata dunque, che vedrebbe l’ex sindaco di Ugento scendere in campo nelle liste del pd dopo una vita di militanza a destra o comunque alleato di partiti anche di estrema destra.

Una prospettiva che dimostra ancora una volta come la politica sia entrata in un’epoca post ideologica, nel quale le idee lasciano spazio a calcoli di opportunità e ragionamenti che poco hanno a che vedere con l’appartenenza.

In questo caso ancora di più se si considera il fatto che Massimo Lecci viene da 25 anni di esperienza politica, con pochi anni passati all’opposizione e poi 22 anni passati in maggioranza tra vicesindaco e sindaco, sempre in coalizioni di destra.

Fatto questo che non ha impedito al consigliere Vincenzo Scorrano di entrare in maggioranza con il forte appoggio di Loredana Capone, impegnata in prima persona nella campagna elettorale del suo rampante delegato, sceso nella stessa lista dell’ex sindaco proprio come indicato dal presidente del consiglio regionale. Sono in tanti a vedere in questo il tributo pagato da Lecci alla Capone per avere il via libera per la sua candidatura, anche se è ancora prematuro dirlo.

Quel che è sicuro è che l’ex sindaco di Ugento abbia la seria volontà di volersi candidare, quel che è meno sicuro è con chi lo farà; dopo 20 anni al potere, infatti, Massimo Lecci non è riuscito a crearsi una situazione agevole in alcuna segreteria politica provinciale, fatto che potrebbe chiuderli in faccia diverse porte, nonostante gli ingenti fondi gestiti in questi anni, distribuiti in tutta la provincia.

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